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Il successo al cinema e la lotta contro la malattia: che fine ha fatto "Mery per sempre"

Nel video l'intervista ad Alessandra Di Sanzo, attrice che ha dato il volto a Mery Libassi, prostituta transessuale protagonista del celebre film cult di Marco Risi

Balarm
La redazione
  • 10 marzo 2023

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"Io sono Mery, Mery per sempre": la frase forse più famosa del film cult che ha fatto storia nel cinema italiano, senz'altro uno dei primi ad affrontare il tema dell'omosessualità e transessualità. La pellicola ha vinto l'Efebo d'oro nel 1989 come miglior regia e il Ciak d'oro nel 1990 come miglior film.

Tratto dall'omonimo romanzo di Aurelio Grimaldi, "Mery per sempre" (1989) è ambientato in un carcere minorile palermitano. Il titolo prende spunto dalla storia di Mery Libassi, una prostituta transessuale che viene arrestata per aver ferito un suo cliente.

A interpretare il ruolo di Mery è stata Alessandra Di Sanzo. Giovanissima, stava imparando a fare la parrucchiera quando viene notata da Marco Risi. Capelli lunghissimi, ai provini viene scambiata per una ragazza. Quando rivela la sua identità, Risi e Michele Placido capiscono subito che "Mery" non poteva che essere lei. Ruolo che interpreta anche nel film successivo, il sequel "Ragazzi fuori" (1990).
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Il film riscuote un successo tale che dà il via alla sua carriera di attrice. Seguono vari ruoli in film, spettacoli teatrali e persino videoclip musicali.

Dopo svariati anni di assenza dalle scene, passati a lavorare in una casa editrice di Bologna, torna ad apparire: lo fa nel 2008 con un piccolo ruolo nella miniserie televisiva "Vita da paparazzo", di Pier Francesco Pingitore e nel film cinematografico "I picciuli" (2009), assieme ad alcuni membri del cast del dittico di Marco Risi.

In seguito esce di nuovo dal mondo dello spettacolo, e nel 2010 inizia a lavorare in un asilo nido.

Nel video una delle sue ultime comparse televisive, ospite della trasmissione di Rai1 "Oggi è un altro giorno" condotto da Serena Bortone. L'attrice si racconta, parlando della sua esperienza in "Mery per sempre", dell'amicizia con Paolo Villaggio ed Eva Robins, fino al calvario vissuto negli ultimi due anni. Dalla scoperta del cancro alle operazioni seguite, al suo rapporto con la fede e Dio.

«Toccare il fondo mi ha aiutato a capire quanto sono forte e quante persone mi vogliono bene. Devo ringraziare Dio. In quei dottori ho visto gli Angeli», conclude Alessandra Di Sanzo.
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