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Il mare di questo borgo siciliano ispirò Battiato: dov'è la vera casa in cui è cresciuto

Si racconta che dalla terrazza di casa amasse guardare i film con gli amici. Un rapporto speciale con la sua terra, quello del maestro e anche con il suo lungomare

  • 28 luglio 2023

Il lungomare di Riposto

“Profumi indescrivibili nell’aria della sera. Studenti di Damasco, vestiti tutti uguali. L’ombra della mia identità, mentre sedevo al cinema oppure in un bar”. Chissà se Franco Battiato pensava già a questi versi, sperando che tornasse la tanto desiderata era del cinghiale bianco, proprio tra le vie di Riposto, suo paese natale.

È proprio qui, infatti, che l’artista de "La cura", "I treni di Tozeur" e tanti altri successi è nato. Un amore per l’arte che lo ha accompagnato sin da quando era bambino, come quando era solito guardare il cinema, che si vedeva proprio da casa sua, in compagnia degli amici.

Il suo ricordo, a Riposto, è rimasto indelebile e, adesso, in cantiere, c’è la voglia di realizzare un monumento proprio nei luoghi che lo hanno visto nascere e crescere. La sua casa natia si trova nel quartiere “Scariceddu” – racconta il sindaco, Davide Vasta -. Si tratta di una zona adiacente alla piazza Arcidiacono e proprio di fronte all’attuale porto turistico».
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Battiato, però, non trascorse tutta la sua infanzia a "Scariceddu". Successivamente, infatti, andò ad abitare con la famiglia in via Gramsci, a fianco all’arena ‘Giardino’, che diventava un cinema all’aperto nella bella stagione. E si racconta che, dalla terrazza di casa, amasse guardare i film con gli amici. Un rapporto speciale con la sua terra, quello di Battiato e anche con il suo lungomare.

Le acque di Riposto, infatti, le ritroviamo nel brano "Il mito dell’amore", quando Franco scrive: «Un giorno, da ragazzi, camminavamo sul lungomare. Mi disse: "Sanno già di noi. Vieni a casa, ti presento ai miei". Mi tocchi il cuore e la libertà. Primordiali movimenti interni a un'emozione. E amore mio, resisterai a un altro addio».

Ma quello di Battiato, per la Sicilia, non è mai stato un addio: vive ancora a Riposto: Ci ha lasciato uno splendido ricordo e tanto orgoglio – prosegue il primo cittadino -.

I nati a Jonia come lui (quando Giarre e Riposto furono uniti sotto il nome di Jonia da Mussolini tra il 1942 e il 1945) si vantano di essere tra i pochi nati in queste terre, proprio come Franco». Un sentimento, popolare, insomma, nato “da meccaniche divine.

Una sorta di rapimento mistico e sensuale che lo imprigiona alla Sicilia”, avrebbe detto Battiato. Il maestro, poi, conseguirà la maturità al Liceo Scientifico "Archimede" di Acireale. Nel 1964, dopo la morte del padre, si trasferisce a Roma e, successivamente, si stabilisce a Milano.

Farà ritorno a Riposto, per sempre, il 18 maggio 2021, giorno della sua scomparsa. Ma, proprio per sottolineare che i grandi restano, sempre, vivi nelle menti e nei cuori di chi li ha amati, il comune del Catanese è sceso in campo: «Vogliamo realizzare un monumento che dia maggiore lustro alla sua memoria – conclude il sindaco Vasta -. Verrà collocato nel luogo dove è nato e ha trascorso la propria infanzia.

Inoltre, vogliamo realizzare un cartellone di eventi culturali annuale, condiviso con il comune di Milo, luogo in cui Franco Battiato ha scelto di vivere».

Una memoria protetta da “ingiustizie, inganni del tempo, superando le correnti gravitazionali, lo spazio e la luce per non farlo invecchiare. Perché così si fa con gli esseri speciali e la Sicilia avrà cura di Franco”.
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