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Fu dimora di principi e casa di un sindaco: un altro storico palazzo in vendita a Palermo

Palazzo Beccadelli in piazza Principe di Camporeale, all'Olivuzza, un tempo oasi della nobiltà palermitana è sul mercato. Il valore supera i 3 milioni. La sua storia

Balarm
La redazione
  • 12 febbraio 2025

Palazzo Beccadelli a Palermo

Un altro storico palazzo di Palermo messo in vendita. Si tratta di Palazzo Beccadelli, l'elegante dimora nobiliare in piazza Principe di Camporeale, da anni sede del Commissariato dello Stato della Regione Sicilia.

L'annuncio di vendita si trova tra i principali siti immobiliari online. Il valore sul mercato è di 3 milioni e 700 mila euro.

A occuparsi della vendita è la casa d’aste Wannenes, società immobiliare che si occupa di vendita e consulenze di immobili di prestigio.
Il palazzo è appartenuto alla famiglia nobiliare Beccadelli di Bologna Principi di Camporeale.

Nel 1879 fu acquistato da Pietro Paolo Beccadelli Acton, marchese della Sambuca e principe di Camporeale, deputato e senatore del Regno, poi consigliere comunale e sindaco di Palermo tra il 1900 e 1901, che aveva deciso di trasferirsi in città dopo aver vissuto fra Napoli, Losanna, Londra, Firenze e Roma.

Elegante ma non fastoso, il palazzo si può considerare come precursore del Modernismo di Ernesto Basile, da questi poi attuato nel secolo seguente. Fu progettato nel 1884 da un ingegnere sconosciuto, probabilmente britannico, nella contrada dell'Olivuzza, con l'intento di edificare una "domus magna" in quella zona prediletta dai nobili del tempo grazie alla sua aria salubre. L'Olivuzza non a caso era considerato il regno dei Florio.
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La costruzione del palazzo fu affidata alla ditta Rutelli, che in quel periodo si occupò anche della realizzazione del Teatro Massimo. L'affascinante pensilina del prospetto principale, che si presenta lateralmente corredato da due splendide lampade, è in stile liberty.

Il giardino, ampio oltre 2500 metri quadrati, è ricco di piante esotiche fatte pervenire da tutte le parti del mondo e, nella parte più interna, presenta un'originale torre d'acqua di forma circolare decorata in cima.

Durante l'Esposizione Nazionale, che si svolse per volere di Ignazio Florio nel 1891/1892, il palazzo ospitò illustri personaggi arrivati a Palermo per l'occasione.

Nella descrizione dell'annuncio pubblicato sul sito immobiliare Luxury Estate: «Si accede al piano terra della villa su un grande ingresso e uno scenografico scalone aulico, in pregiato marmo e ferro battuto che raccorda i primi due livelli. Nell'ingresso campeggiano due monumentali tele, il Ritratto di Pietro Beccadelli di Bologna principe di Camporeale (1781) e, forse, il Ritratto di Giuseppe Beccadelli di Bologna, suo figlio, subentrato nel 1776 a Bernardo Tanucci come Primo Segretario del regno napoletano.

Al piano terra, oltre ad una grande biblioteca e una sala di attesa, si trovano diversi uffici a rappresentanza delle istituzioni. Alcune stanze del villino Camporeale conservano ancora arredi originali: un soffitto ligneo e boiseries di stile umbertino, una volta in stile eclettico con decorazioni a grottesca in stucco e oro.

Al primo piano, ricavati da saloni del tempo, si trovano sei grandi uffici di rappresentanza, impreziositi da stucchi e camini».
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