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Frammenti di Palermo a Parigi: la storia del prezioso teatrino arrivato in Francia

Non solo la Gioconda di Leonardo: altri capolavori italiani sono conservati a Parigi e questo è tutto siciliano. Si trovava a palazzo Butera fino ai primi del Novecento

Balarm
La redazione
  • 4 ottobre 2018

Il teatrino dell'Ambasciata italiana a Parigi

Un piccolo tesoro è nascosto tra i saloni dell’Ambasciata Italiana in Francia (a Parigi al numero 51 di rue de Varenne): si tratta di un teatrino siciliano in boiseries e pannelli in legno proveniente da palazzo Butera.

Fino ai primi del Novecento il teatrino si trovava nei locali del palazzo della famiglia dei Principi Lanza Branciforte: era in una grande sala che serviva a allestire messe in scena domestiche, feste e tableaux vivants.

Il palcoscenico è piccolo e presenta una scenografia che divaga sul panorama tipico siciliano tra fichi d'india, piante grasse, rovine greche e montagne sullo sfondo.

Scene di battaglia decorano invece i lati delle porte e sulle pareti si incasterano specchi e pannelli che riportano scene d'amore, figure allegoriche, mitologiche, di pesca e maschere della Commedia dell'Arte.

La volta in legno è decorata infine con cupidi, ghirlande, uccelli e farfalle.

Come è arrivato in Francia? È successo perché Ottavio Lanza Branciforte, duca di Camastra, sposò Rose-Blanche Ney proprio nella capitale francese.
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Nella prestigiosissima villa parigina, villa Camastra che si trova nel quartiere residenziale di Auteuil, il duca volle portare il salone con tutto il teatro in ricordo della sua Sicilia.

Alla morte del Duca (nel 1938) il teatro venne donato allo Stato francese che decise di collocarlo nella nuova sede dell’Ambasciata d’Italia a rue de Varenne, quell’Hôtel de Boisgelin che fino a poco prima era residenza dei duchi di Doudeauville.

Oggi il salone è un luogo che ospita principalmente ricevimenti ufficiali anche se raramente torna a vivere grazie alle messe in scena di spettacoli e rappresentazioni.

A salvaguardia di questo esoro, è stato recentemente ultimato un attento e scrupoloso intervento di restauro dei pannelli reso possibile grazie all’interessamento e al sostegno della Fondazione Banco di Sicilia (fonte: Fondazione Sicilia).
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