ARTE E ARCHITETTURA
Frammenti di Palermo a Parigi: la storia del prezioso teatrino arrivato in Francia
Non solo la Gioconda di Leonardo: altri capolavori italiani sono conservati a Parigi e questo è tutto siciliano. Si trovava a palazzo Butera fino ai primi del Novecento
Il teatrino dell'Ambasciata italiana a Parigi
Fino ai primi del Novecento il teatrino si trovava nei locali del palazzo della famiglia dei Principi Lanza Branciforte: era in una grande sala che serviva a allestire messe in scena domestiche, feste e tableaux vivants.
Il palcoscenico è piccolo e presenta una scenografia che divaga sul panorama tipico siciliano tra fichi d'india, piante grasse, rovine greche e montagne sullo sfondo.
Scene di battaglia decorano invece i lati delle porte e sulle pareti si incasterano specchi e pannelli che riportano scene d'amore, figure allegoriche, mitologiche, di pesca e maschere della Commedia dell'Arte.
La volta in legno è decorata infine con cupidi, ghirlande, uccelli e farfalle.
Come è arrivato in Francia? È successo perché Ottavio Lanza Branciforte, duca di Camastra, sposò Rose-Blanche Ney proprio nella capitale francese.
Alla morte del Duca (nel 1938) il teatro venne donato allo Stato francese che decise di collocarlo nella nuova sede dell’Ambasciata d’Italia a rue de Varenne, quell’Hôtel de Boisgelin che fino a poco prima era residenza dei duchi di Doudeauville.
Oggi il salone è un luogo che ospita principalmente ricevimenti ufficiali anche se raramente torna a vivere grazie alle messe in scena di spettacoli e rappresentazioni.
A salvaguardia di questo esoro, è stato recentemente ultimato un attento e scrupoloso intervento di restauro dei pannelli reso possibile grazie all’interessamento e al sostegno della Fondazione Banco di Sicilia (fonte: Fondazione Sicilia).
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