AMBIENTE
È di dimensioni mostruose: quel copertone in acqua ci racconta il mare siciliano
Pesa 500kg per 2 metri di altezza: un vero e proprio mostro che è stato estratto dal nostro mare: siamo a Marina di Cinisi, vicino Palermo
Il copertone estratto a Marina di Cinisi, vicino Palermo
Pesa 500kg per 2 metri di altezza: un vero e proprio mostro che è stato estratto dal nostro mare. Sia le operazioni di recupero che quelle di smaltimento a norma di legge sono state gestite da alcuni “angeli” volontari del paese. Ad occuparsi del prelevamento dal mare sono stati Francesco Tocco (anche conosciuto come Ciccio Kayak delle cui imprese abbiamo già parlato qui), che in apnea ha agganciato il copertone ad un camion messo a disposizione da un altro volontario, che con una gru ha tirato fuori dall’acqua il mega rifiuto.
A segnalare la presenza del copertone, posizionato nel molo centrale del porto a distanza di circa 70m dalla adiacente spiaggia di Magaggiari di Terrasini, é stata una ragazza che su Facebook ha scritto a Francesco: “Chiunque passeggia sul molo vede questo scempio, Frá solo tu ci puoi”. Una volta tirato fuori dall’acqua Francesco e gli altri volontari hanno lasciato “in esposizione” sulla spiaggia il copertone, con un cartello con scritto “Esposizione temporanea: opera artistica prodotta dall’uomo per abbellire i nostri fondali”.
Tutte le operazioni (inclusa la temporanea installazione del copertone sulla spiaggia per sensibilizzare i cittadini) si sono svolte previa intesa con il Comune di Cinisi.
Il protocollo ha previsto inoltre che il mega copertone é stato preso in carico da un volontario gommista del luogo il quale ha avuto il compito di consegnarlo alla ditta specializzata che si occuperà dello smaltimento a norma di legge e del riciclo. «Questa estate abbiamo raccolto dall’acqua circa un intero conteiner pieno di rifiuti e almeno 50 copertoni, e tanti altri ce n’è stato ancora da recuperare» dice Francesco.
«Quel mostro è stato sotto gli occhi di tutti per almeno 20 anni, un vero orrore - continua - purtroppo non c’è coscienza, tutti pensiamo che quello del rispetto dell’ambiente sia un problema degli altri, m non è così, perché oltre a fare la raccolta differenziata è necessario che tutti riduciamo l’utilizzo della plastica nelle nostre case».
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