MUSICA
Da vedere tutto d'un fiato: la "Libertà" degli uomini-marionette in un mondo di cartone
Il videoclip, primo estratto del nuovo lavoro del cantautore siciliano Peppe Lana, rappresenta un mondo di cartone in cui si muovono uomini-marionette ignari dei fili
Il videoclip, frutto della collaborazione con la Scuola di Cinema Piano Focale e l’Accademia di Belle Arti di Palermo (la regia è di Gianni Cannizzo, direzione della fotografia a cura di Gabriele de Palo, scenografia di Fabrizio Lupo, la produzione è di Mirella Buono con Samvega), racconta il brano attraverso un mondo di cartone in cui si muovono degli uomini-marionette ignari dei fili che determinano le loro azioni.
Sono condannati ad una vita immersi nella routine, alienati. Un accidentale errore dei marionettisti fa scoprire alle povere marionette di essere schiave del meccanismo della finzione.
Gianni Cannizzo, regista, vicedirettore e docente della scuola di cinema Piano Focale (diretta da Giuseppe Gigliorosso) si sofferma sulla leggerezza delle note e l'intelligenza del testo di Peppe Lana, fonte di grande ispirazione: «Con il videoclip ho cercato di riportare visivamente la sensibilità che ho percepito in questa musica che mi ha sempre trasportato con la mente in un altro mondo, sognante, leggero, colorato.
Il videoclip ha preso letteralmente vita grazie ad un enorme lavoro da parte di tutti, come spiega Fabrizio Lupo, scenografo e docente all’Accademia di Belle Arti di Palermo: «È sempre raro che si creino le condizioni per realizzare un lavoro in cui tutto cade nella sua propria forma quasi miracolosamente.
Tanti allievi, apprendisti, insieme ai loro maestri, hanno trovato la quadra di un'idea davvero difficile, una sceneggiatura, uno storyboard, che erano un concentrato di tecniche del cinema e che hanno generato un evento brevissimo ma intenso, l'espressione di un risultato che si può raccontare semplicemente citando il suo titolo: Libertà…».
Peppe Lana con questo brano - prodotto da Mirella Buono con Samvega e registrato presso gli studi di Indigo con la produzione artistica di Fabio Rizzo e realizzato con il contributo di Umberto Porcaro alle chitarre, Davide Femminino al basso e al contrabbasso e Emanuele Rinella alla batteria - fa una profonda riflessione sulla “Libertà”.
«Cos’è la libertà? Cosa ci impedisce di essere liberi? È una riflessione che da un po’ accompagna me, le mie letture e i miei ascolti - spiega il cantautore siciliano -.
Credo di aver capito che non mi sono sentito libero tutte le volte che mi sono lasciato sfuggire la consapevolezza di essere vivo, quando ho guardato solo ciò che c’era in superficie, non sono stato libero tutte le volte che ho vissuto di ansie e pensieri sul futuro e non mi sono abbandonato alla bellezza del presente, quando ho creduto di avere la verità in tasca, tutte le volte che sono stato preda dei condizionamenti, o quando ho mentito a me stesso; non sono libero se non sono in grado di agire, se non esercito la mia volontà, se non accolgo la responsabilità di affrontare le sfide del presente.
Dalla necessità di fissare questi pochi e scomposti concetti nasce questo brano che vuole essere anche un piccolo invito a cercare dentro le soluzioni».
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