STORIE
Da Palermo a Milano (a Mogol) inseguendo un sogno: chi è Eva, che ora vive "di musica"
Ha saputo trasformare gli anni di studio in un bottino prezioso, attingendo da artisti straordinari, per far diventare l'amore per la musica il suo lavoro
Eva Favarò
Scopriamo insieme chi è la palermitana Eva Favarò, in arte "Labririnto di Eva". Nata a Palermo, si appassiona all’arte nelle sue varie declinazioni sin da piccolina, tant’è che studia danza e teatro e poi, in un secondo momento, inizia con il canto.
La musica per Eva è vita, la sua di vita, da lì la scelta quasi obbligata di frequentare il CET, Centro Europeo di Toscolano, di Mogol.
Non uno ma tre i diplomi che consegue perchè, come è lei stessa a dire «Il CET è una dipendenza. Iniziato il primo corso non puoi più farne a meno. Ci sono insegnanti bravissimi, dei giganti della musica italiana».
Si parla di personaggi del calibro dello stesso Mogol, del figlio Cheope, di Giuseppe Anastasi, autore di Arisa, e del suo compositore e arrangiatore Giuseppe Barbera. Come darle torto quando dice che una volta iniziato non si poteva smettere?! Del resto Eva consegue i diplomi in interpreti, autor e compositori, divenendo un’artista a tutto tondo.
Ha fatto tantissime esperienze Eva, ma la prima grande opportunità arriva nel 2019, precisamente cinque anni fa, stesso anno in cui si trasferisce a Milano.
All’epoca apre il concerto di Anastasi e proprio quella sera era presente un A&R, una sorta di talent scout musicale che si occupa di intercettare nuovi artisti da proporre all’etichetta discografica con cui collabora per metterli sotto contratto.
Arriva così la svolta per Labirinto di Eva, firma il primo contratto editoriale e inizia a collaborare con dei giganti come il produttore Kikko Palmosi, che ha lavorato per Laura Pausini, Annalisa e Giorgia; l’autore Siciliano Pippo Kaballà col quale ha scritto diversi brani.
Luigi Sarto, autore dei Tiromancino; Jason Rooney, producer dei Negramaro ed Elodie. E questi solo per farvi qualche nome...Eva ha scritto canzoni per big della musica e nuovi talenti, da Annalisa Minetti alle musiche per serie TV andate in onda su Rai Gulp e poi ancora altri artisti "sfornati" da X-Factor.
Oggi in questo mix tutto musicale, nelle sue molteplici sfaccettature, una pagina importante è riservata all’insegnamento di due discipline: songwriting e canto.
Eva è infatti dedita al trasmettere ai suoi studenti proprio tutto ciò che ha appreso dai grandi professionisti che ha avuto la buona sorte di incontrare nel corso di questi anni.
Non ha mai smesso di scrivere ovviamente. Il suo lavoro è un fluire continuo nel grande mondo della musica tra le sue melodie electropop.
Proprio con questo linguaggio, e con quella speciale sensibilità che contraddistingue i grandi artisti, Eva riesce a sfiorare anche tematiche molto delicate come ha fatto nella recente uscita "Mi mancate tutti", brano dedicato a chi soffre di attacchi di panico.
«Ho deciso di essere più credibile e vera possibile nella scrittura di questa canzone - spiega Eva - Mi ha accompagnato in questo percorso il mio producer matteo Passarelli che collabora come docente al CET e con Radio deejay, e insieme abbiamo deciso di unire una base molto densa, davvero up, per affrontare un problema così delicato.
Volevo presentare questa tematica in maniera più "leggera" perchè penso che a volte, guardando in faccia i propri dolori, se li lasci un po’ andare e li alleggerisci, pian piano afffronti tutto nel miglior modo possibile».
Un viaggio per certi versi anche introspettivo quello di Eva, consapevole che dinamiche come questa si affrontano meglio se si hanno vicine le persone che amiamo di più. La musica per lei è stata una scelta, per cui continua a districarsi in maniera molto naturale in questo universo così vasto. Ha lasciato la Sicilia cinque anni fa Eva, vive bene a Milano ma...Palermo è sempre Palermo e rimane nel cuore.
È orgogliosa delle sue origini e se non fosse capitata questa grande occasione lavorativa non avrebbe lasciato la sua città: «Conosco tantissime realtà palermitane piene di talento e con la voglia di emergere, siamo una forza, ma lavorativamente credo che siamo ancora deboli e non è facile rimanere a lungo in Sicilia se si vuole fare arte - racconta Eva -.
Tanti sono comunque coloro che sono rimasti. Io stessa sono stata una di loro per tanti anni, mi sono trasferita quando ho avuto una grossa opportunità, era il mio sogno è l’ho colto subito».
Tanti passaggi in radio locali e nazionali, esibizioni in giro per lo stivale e anche nella sua Palermo per Eva che è riuscita, passo dopo passo, a realizzare il suo sogno: fare della musica il centro della propria vita.
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