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Confiscato alla mafia e restituito alla città: nasce a Palermo il front office dei Beni Culturali

Le vetrine, allestite con monitor e sistemi digitali, proiettano all’esterno immagini e filmati selezionati dalla vasta documentazione del patrimonio culturale siciliano

Balarm
La redazione
  • 30 dicembre 2020

Il futuro della Sicilia passa dalle azioni concrete che testimoniano il cambio di passo, intrapreso da tempo, verso la legalità e la promozione delle migliori risorse dell’Isola.

In quest’ottica dal 4 gennaio 2021 sarà operativo il front-office del Dipartimento regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, con sede in un bene confiscato alla mafia nella centralissima Piazza Giovanni Amendola 16 (angolo con la via Paolo Paternostro).

Il front-office fornirà agli utenti informazioni sugli orari di apertura dei siti regionali della cultura, sulle mostre in corso, sugli eventi programmati e, in generale, su ogni attività di valorizzazione e fruizione del patrimonio regionale che coinvolga, a qualsiasi titolo, l’assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana.

«L’idea di un luogo destinato a informare la popolazione su iniziative culturali – sottolinea l’Assessore dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Alberto Samonà – è un segnale molto forte e importante per affermare il valore della legalità e della bellezza come deterrente contro ogni forma di violenza e sopruso.
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Il Governo Musumeci è già da tempo impegnato nel contrasto all’illegalità, sia attraverso l’azione politico-amministrativa rigorosa e attenta sia con l’acquisizione di luoghi simbolo appartenuti alla mafia, per restituirli al pubblico utilizzo in una simbolica forma di riscatto».

L’immobile di piazza Amendola, costituito da tre ambienti, di cui uno soppalcato, con tre ampie vetrine, faceva parte del patrimonio appartenuto al mafioso Antonino Cinà ed era stato assegnato dall’Agenzia Nazionale dei Beni Confiscati alla Regione Siciliana per finalità di interesse pubblico.

La richiesta di attribuzione all’Assessorato dei Beni Culturali è partita dal Dirigente generale del Dipartimento dei Beni Culturali, Sergio Alessandro che lo ha consegnato al CRICD, il Centro Regionale per l’Inventario, la Catalogazione e la Documentazione della Regione Siciliana, che ha curato il progetto di valorizzazione dell’immobile secondo le direttive assegnate.

Le vetrine, allestite con monitor e sistemi digitali avanzati, proietteranno all’esterno immagini e filmati selezionati dalla vasta documentazione del patrimonio culturale siciliano appartenenti all’archivio del Centro Regionale Catalogo.

Turisti e cittadini potranno richiedere la consultazione di testi e del materiale presente nella banca dati del CRICD con mail da inoltrare all'indirizzo infopointbci@regione.sicilia.it.

Le postazioni informatizzate sono finalizzate, infatti, alla fruizione del vasto repertorio documentario del Centro Catalogo.

Presso il nuovo front office sarà disponibile, inoltre, la consultazione di un’ampia selezione di cataloghi e pubblicazioni realizzati nel corso degli anni dall’Assessorato dei Beni culturali e saranno resi disponibili, su prenotazione, anche alcuni volumi di imminente pubblicazione.
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