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Come sarà il (nuovo) Giardino Inglese: tra statue, fontane e un percorso per i visitatori

Proseguono i lavori nello storico parco intitolato a Piersanti Mattarella. Facciamo il punto sul restyling e come cambia uno dei parchi più amati dai palermitani

Anna Brisciano
Collaboratrice
  • 3 ottobre 2023

Prosegue il restyling da due milioni di euro all’interno del parco Piersanti Mattarella, o Giardino Inglese com'è comunemente chiamato dai palermitani. I lavori, che dovrebbero terminare a marzo 2024, saranno improntati su innovazione, inclusione e sostenibilità.

Preservare e salvaguardare la naturalità e la storicità del Giardino Inglese è lo scopo principale del progetto finanziato dal Pnrr. Diversi i lavori che stanno portando avanti nel cantiere. Nei mesi precedenti è stato dismesso l’impianto elettrico esistente e realizzato un impianto di irrigazione smart, comandabile da remoto. Le maestranze stanno inoltre lavorando anche sulle bellissime fontane, da cui speriamo di tornare ad ammirare i giochi d'acqua.

Ora si sta procedendo alla rimozione del bitume. Infatti, l’asfalto col tempo ha danneggiato la vegetazione dell’intero giardino soffocando le radici degli alberi e impedendo a queste di ramificare nel modo corretto, rendendo instabili e poco sicure le piante interessate. I ficus verranno salvaguardati in maniera sostenibile attraverso un innovativo sistema denominato "Sistema Cobra": si tratta di un’imbracatura che, attraverso delle brache elastiche, reggerà le parti più a rischio.
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Successivamente ci si occuperà dell’impianto di illuminazione a risparmio energetico e delle sculture che saranno attentamente restaurate. Tra le novità, un impianto di videosorveglianza controllato da remoto.

Verrà inoltre costruito un percorso tattile per non vedenti, affinché la villa possa essere resa fruibile dalle persone diversamente abili.

L’ultimo step riguarderà la realizzazione di una pavimentazione drenante che, al contrario del bitume, consentirà di smaltire l’acqua piovana naturalmente.

«Su richiesta del Pnrr questo sarà un progetto dinamico - ha spiegato a Balarm Loredana Tarallo, architetto paesaggista coordinatore della progettazione». Quest’ultima, insieme alla facoltà di agraria dell’Università degli Studi di Palermo e ad alcune tirocinanti, sta lavorando a dei progetti che possano creare una continuità una volta conclusi i lavori.

«L’Università, grazie alla sua collaborazione, ci permetterà di costruire un sistema informatico attraverso cui i visitatori potranno informarsi circa le attività e la storicità del giardino».

Porteranno avanti anche alcune iniziative volte a proteggere la fauna selvatica del parco. Verranno collocati dei nidi su cui ospitare molti uccelli e dei piccoli contenitori su cui potranno posizionarsi gli insetti.

I lavori dovrebbero terminare entro marzo 2024, rispettando i tempi prestabiliti dalla ditta e dal Comune. Tuttavia, è stata fatta la scelta progettuale di evitare che il giardino venga chiuso del tutto, affinché i cittadini possano accedervi. Perché ciò avvenga l’area del parterre, dopo le giostre, è stata e verrà saltuariamente sottoposta a dei lavori a breve termine.

In questo modo questa porzione di parco sarà fruibile dai visitatori per la maggior parte del tempo dei lavori, eccetto per quei brevi periodi in cui sarà soggetta al restyling.

Nell’area delle giostre, invece, non ci saranno interventi strutturali tranne che per alcune alberature che andranno rimosse, riposizionate e messe in sicurezze. Vi sarà anche un intervento di consolidamento del vecchio casale dei giardinieri.

Dunque, i lavori di ristrutturazione del Giardino Inglese dovrebbero procedere come da programma. Questo è quanto assicura anche l'assessore comunale alle Politiche ambientali e al Verde urbano Andrea Mineo: «Insieme al sindaco abbiamo recuperato questo progetto, l’abbiamo inserito nel piano biennale del 2022 e messo in gara nel giro di un mese - spiega - A gennaio abbiamo aggiudicato i lavori. È un appalto finanziato nell'ambito di una misura del Pnrr, arrivato quarto fra i progetti dei giardini storici d’Italia».
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