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Carrubi centenari e antichi muretti a secco: Ragusa è l'unica "Spiga Verde" della Sicilia

Ricevere il riconoscimento significa essere considerati come luogo a vocazione agricola, con particolare attenzione alle colture tipiche, all'entroterra e alla tutela del suolo

  • 3 agosto 2020

La campagna ragusana (foto Adriano Alecci)

Forse sono meno famose delle sorelle "Bandiera Blu", ma anche le "Spighe Verdi", riconoscimento che viene assegnato ogni anno, hanno un peso importante sulla definitizione di standard di qualità legati allo sviluppo rurale sostenibile.

Tra i 46 comuni sul territorio nazionale premiati per il 2020 compare, unica in Sicilia, Ragusa.

Ricevere la Spiga Verde significa essere riconosciuti come luogo a vocazione agricola, con particolare attenzione alle colture tipiche, all’entroterra e alla tutela del suolo e del paesaggio.

A decretare i comuni meritevoli è la Fee, la sezione italiana della danese Foundation for Environmental Education, che premia chi mette in campo (perdonateci il gioco di parole) strategie virtuose di gestione del territorio che si riversano, positivamente, sull’ambiente e sulla qualità della vita delle comunità.

Il comune di Ragusa, premiato per il terzo anno consecutivo, ha anche un primato un più: per il 2020, infatti, le sono state conferite anche la Bandiera Blu e la Bandiera Verde, perchè riconosciuti da una giuria di pediatri come territorio costiero "adatto ai bambini".

È importante sottolineare che, affinché il programma raggiunga il massimo del risultato, sono necessari due elementi essenziali: la volontà dell’amministrazione comunale di iniziare un percorso di miglioramento e la partecipazione della comunità e delle imprese, in particolar modo quelle agricole, alla sua realizzazione.

Per ottenere la Spiga Verde sono tanti i parametri valutati per ogni comune: partecipazione pubblica; educazione allo sviluppo sostenibile; corretto uso del suolo; presenza di produzioni agricole tipiche; sostenibilità e innovazione in agricoltura, qualità dell’offerta turistica, gestione rifiuti, valorizzazione delle aree naturalistiche, cura dell’arredo urbano, accessibilità.
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