ITINERARI E LUOGHI
Alberi da toccare e frutti da mangiare: c'è un giardino "sensoriale" nella Valle dei Templi
A pochi passi dal Tempio della Concordia nasce il nuovo giardino progettato per stimolare nei visitatori tutti i cinque sensi, attraverso un percorso logico funzionale
Il nuovo Giardino Sensoriale nella Valle deiTempli
Un angolo della Valle, a pochi passi dal Tempio della Concordia, di circa 2000 mq, accuratamente progettato per stimolare nei visitatori tutti i cinque sensi, attraverso un percorso logico-funzionale, provvisto di strutture di fruizione in grado di consentire la percezione armonica e funzionale di un giardino allestito con oltre cento generi di piante.
«Oltre alle piante già pre-esistenti abbiamo arricchito il giardino con diverse altre piante e le abbiamo raggrupate per gruppi funzionali così da offrire a tutti la possibilità di conoscere ed approfondire le diverse funzioni delle piante - spiega l’agronomo Lillo Alaimo Di Loro, dell’Ente Parco archeologico -. Il giardino con la sua ricchezza, racconta l’utilità delle piante rispetto all’ecosistema generale. Infatti abbiamo scelto piante amiche delle farfalle, delle api, degli uccelli e anche piante medicinali ed aromatiche».
È un esempio di come la storia, la cultura, l'arte e la natura possano essere fuse in un'esperienza unica e accessibile a tutti, contribuendo significativamente al turismo e alla conservazione del patrimonio culturale e naturale.
Il progetto del giardino sensoriale è parte di un'iniziativa più ampia, nell’ambito di "SmartEducationUnescoSicilia", che mira a promuovere l'accessibilità universale attraverso percorsi multisensoriali collegati al territorio, alla storia, al folclore e alle tradizioni dei siti UNESCO siciliani.
Questo nuovo sito, non solo arricchisce l'offerta culturale e turistica della Valle dei Templi, ma rappresenta anche un importante passo avanti nell'inclusione sociale e nella valorizzazione dell'ambiente storico e naturale.
Silvia Patrignani, architetto, funzionario presso l’Unesco del ministero della cultura infatti ci dice: "Tutti noi apprendiamo attraverso tutti i sensi e questo giardino è particolarmente fruibile per le persone che non hanno la vista o hanno disabilità motorie, ma poi è fruibile comunque da tutti perché tutti siamo chiamati a percepire la realtà che ci circonda, insieme ai valori che sono sottesi, attraverso tutte le nostre capacità.
L’obiettivo della convenzione è di trasmettere infatti i valori che queste testimonianze materiali e immateriali ci trasmettono. Puntiamo in particolare al coinvolgimento delle giovani generazioni".
Il ministero della Cultura e la Regione Siciliana cofinanziano questo progetto, il cui obiettivo è creare una sinergia tra i siti patrimonio dell'umanità dell'isola, inclusi Villa del Casale, le Isole Eolie, l'Etna, Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica, l'area barocca del Val di Noto e il percorso della Palermo arabo-normanna con le cattedrali di Cefalù e Monreale.
Il giardino è stato ideato dalla storica dell'arte Giada Cantamessa ed è realizzato tecnicamente dall'architetto Guido Meli.
«È stato concepito perché sia fruibile da tutte le tipologie di pubblico. Il percorso che abbiamo pensato ha una moltitudine di piante evidenziate da pannelli adeguati per cogliere le diverse caratteristiche del sito – ci dice Giada Cantamessa -. Vi sono anche della vasche didattiche affinchè anche i più giovani possano avere un approccio didattico e formativo riguardo alle peculiarità di questo luogo.
Si tratta di un contesto che era dimenticato e che abbiamo reso fruibile e dove si possono apprezzare anche dei filmati in lingua LIS e percorsi in comunicazione aumentativa alternativa».
L'area è dotata di presidi e dispositivi per garantire l'accessibilità e la sicurezza. Infatti, sono stati collocati modelli plastici tattili dei principali monumenti della Valle agrigentina, con tabelle informative in braille e dispositivi elettronici per l'ascolto delle informazioni. L'area è dotata di punti acqua e di un piccolo salto idrico per la percezione acustica e la creazione di un microambiente favorevole alla biodiversità ornitologica.
Inoltre, è stata realizzata un'agorà dei sensi con 25 posti a sedere, dove i visitatori possono scoprire la storia dei diversi templi attraverso pannelli accessibili. È previsto un secondo progetto per ampliare il percorso interattivo.
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