STORIE
A Palermo faceva più lavori, ora solo quello che ama: la vita (felice) di Max è in Australia
Dopo il diploma, si dà da fare, persino a raccogliendo mandarini nei campi. Parte poco dopo in cerca di un lavoro stabile e lo trova dall'altro capo del mondo
Massimiliano, per tutti Max
Dopo il diploma come perito elettronico ha svolto tanti lavori quando era ancora in Italia. Abituato a darsi sempre da fare, è passato dalla raccolta di mandarini a Palermo, ai barchini sull’isola di Filicudi dove accompagnava i turisti.
Nel tempo libero, come tutti i giovani della sua età, stava con gli amici tra calcetto e Playstation, ma sempre alla ricerca di un’occupazione che lo rendesse autonomo e contribuisse alla sua crescita umana e professionale.
Il taglio netto è arrivato nel 2008, all’epoca lavorava a Pavia per un’azienda palermitana con orari insostenibili che, di certo, non lo hanno trattenuto quando una sua amica, decisa a trasferirsi in Australia, gli ha proposto di seguirla. Zero conoscenza della lingua inglese eppure già il giorno dopo ha accettato di intraprendere quest’avventura per interrompere la sua monotonia lavorativa.
«All’inizio è stata dura, nonostante non parlassi l’inglese non avevo il timore di lanciarmi in conversazioni, o almeno ci provavo. Il primo anno ho sofferto anche se però fortunatamente ho capito sin da subito che vivere qui sarebbe stato un gran balzo economico per me, e anche un’ottima opportunità per vivere in un sistema civile che apprezzo tanto» - stando al suo racconto verrebbe da dire che Massimiliano abbia vinto davvero questa scommessa nel “continente nuovissimo”.
Dopo un anno in Australia in realtà, a causa del sistema burocratico molto rigido in termini di permessi e residenze, è tornato a casa per poi, dal 2013, stabilirsi definitivamente a Sidney. In Italia ci sono ancora la madre, che vive a Palermo, e un fratello che è invece a Roma.
La verità è che la Sicilia in fondo Massimiliano però se la ritrova dentro, nella sua solarità, nell’allegria che travolge gli altri e nei suoi modi di fare generosi. Ci sono le mancanze ovviamente, quelle per gli affetti e per tutte le cose belle che ha lasciato a così tanti chilometri di lontananza e che, proprio a causa della distanza, non sono facili da raggiungere.
È orgoglioso di essere siciliano e tutte le volte che gliene capita l’occasione ne condivide e celebra le bellezze. «Dico sempre che Palermo è un posto bellissimo per andare in vacanza e dove conoscere gente fantastica - mi racconta Massimiliano - Allo stesso tempo però spiego che vivere lì è un’altra cosa.
Se ci si potesse nutrire dagli occhi e lì che tornerei per restare, perché è un posto mozzafiato. I problemi legati alle difficoltà lavorative e all’atteggiamento di certi palermitani rendono però la città invivibile per troppi aspetti».
Oggi la vita di Max, chissà quanto sarebbe complicato chiamarlo col suo nome esteso per i suoi nuovi amici e colleghi in Australia, procede benissimo. Il lavoro lo soddisfa e si stupisce ancora di come il titolare dell’azienda con cui collabora lo ringrazi quotidianamente semplicemente perché svolge con cura ed onestà la sua mansione...anche il “benedetto” visto per residenti, che attende dalla bellezza di dodici anni, sembrerebbe stia per arrivare e non gli mancano neanche gli amici, per lo più stranieri, qualche australiano e pochi italiani che, quando sono lontani da casa, diventano particolarmente “lamintusi”; insomma tutto procede al meglio e anzi da single forse Max si gode la vita ancor di più.
L’eventualità di un ritorno in Sicilia è per lui quanto meno improbabile. Con la tanto desiderata green card realizzerà il suo sogno e, dopo sedici anni di permanenza, l’Australia sarà per lui, e per la legge, la sua nuova casa.
Presto Massimiliano potrà finalmente progettare il resto della vita, che gli auguriamo proceda per il meglio, così come sta già andando nella terra delle sabbie rosse, delle acque cristalline, della barriera corallina, delle foreste pluviali e dei saltellanti canguri.
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