Chiese in Sicilia
Chiesa di Sant'Antonio Abate
- Indirizzo
-
Via Roma 203/a
90133 Palermo - Vedi mappa - Apertura
- Solo giorni festivi dalle 09.00 alle 12.00
- Sito web
- https://www.guardiedeltempio.com/chiesa-antonio-abate
- areamonumentale.gdtc@gmail.com
- Altri link
Chiesa di Sant'Antonio Abate a Palermo
La Chiesa di Sant'Antonio Abate sorge nel cuore di Palermo, nella centralissima via Roma, a ridosso dello storico Mercato della Vucciria.
Costruita intorno al 1220, la Chiesa nel corso del tempo ha subito più volte restauri e maneggiamenti, finchè nel 1823 fu gravemente colpita dal terremoto e abbandonata a se stessa.
Il suo recupero definitivo si deve all'apertura di via Roma, nel 20esimo secolo, anche grazie alla costruzione di una gradinata che collega ancora oggi l'edificio al livello più basso della strada.
La Chiesa è riconoscibile a primo impatto grazie alla presenza di un'immagine molto suggestiva dell'Ecce homo che domina il tratto di strada occupato dalla Chiesa.
L'interno della Chiesa è a croce greca su base quadrata, con quattro colonne e altrettanti capitelli di granito a sostegno di una cupola, simili a quelli della Chiesa della Martorana. Custodisce, inoltre, opere di Serenario, Bagnasco, Gagini e dello "Zoppo" di Gangi.
Costruita intorno al 1220, la Chiesa nel corso del tempo ha subito più volte restauri e maneggiamenti, finchè nel 1823 fu gravemente colpita dal terremoto e abbandonata a se stessa.
Il suo recupero definitivo si deve all'apertura di via Roma, nel 20esimo secolo, anche grazie alla costruzione di una gradinata che collega ancora oggi l'edificio al livello più basso della strada.
La Chiesa è riconoscibile a primo impatto grazie alla presenza di un'immagine molto suggestiva dell'Ecce homo che domina il tratto di strada occupato dalla Chiesa.
L'interno della Chiesa è a croce greca su base quadrata, con quattro colonne e altrettanti capitelli di granito a sostegno di una cupola, simili a quelli della Chiesa della Martorana. Custodisce, inoltre, opere di Serenario, Bagnasco, Gagini e dello "Zoppo" di Gangi.