La Chiesa di San Mamiliano, ex Chiesa di Santa Cita o Santa Zita, è situata tra la via Valverde e la via Squarcialupo ed é stata edificata nel 1586 sullo stesso luogo dove prima sorgeva un'altra struttura quattrocentesca dedicata alla Santa toscana, Santa Zita.
L'edificio, danneggiato pesantemente dai bombardamenti del secondo conflitto mondiale, ha modificato notevolmente la sua struttura rispetto alla forma architettonica originaria, della quale rimangono la navata centrale e il largo transetto.
Dal punto di vista decorativo, all'interno della costruzione, si possono ammirare al suo interno sculture dalla lavorazione piuttosto rilevante ad opera di Antonello Gagini, come anche il sarcofago di Antonio Scirotta, mentre decisamente barocca è la cappella del Rosario a destra del presbiterio, decorata da Gioacchino Vitalino.
Nella parte esterna, si rilevano i tre portali, dominati da figure allegoriche e religiose e un loggiato tardocinquecentesco conduce all'Oratorio di Santa Cita, in cui è possibile ammirare i meravigliosi stucchi di Giacomo Serpotta.
La chiesa fa parte dei cinque monumenti architettonici del circuito dei "Tesori della Loggia" assieme agli Oratori di San Domenico e Santa Cita, la Chiesa di San Giorgio dei Genovesi e la Chiesa di Santa Maria in Valverde.
