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Archivio di Stato alla "Gancia"
- Indirizzo
-
I Cortile Gancia
90133 Palermo - Vedi mappa - Apertura
- Dal lunedì al venerdì dalle 08.00 alle 18.00; sabato dalle 08.00 alle 13.30
- Telefono
- 091.589693
- Sito web
- http://www.archiviodistatodipalermo.it/index.php
- saas-sipa@beniculturali.it
- Altri link
L'archivio di Stato alla "Gancia" a Palermo
L'Archivio di Stato di Palermo è un organo periferico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e dipende dalla Direzione generale degli Archivi.
La seconda sede dell’Archivio si trova nell’ex Convento di Santa Maria degli Angeli, detto della "Gancia", originariamente appartenente ai Frati Minori Osservanti di San Francesco.
L'Archivio conserva gli archivi prodotti dagli organi e dalle magistrature preunitarie del Regno di Sicilia di cui Palermo fu capitale, i documenti relativi agli affari esauriti da oltre quarant’anni, prodotti dagli uffici statali nell’ambito del territorio provinciale, gli archivi notarili dei notai che cessarono l’esercizio professionale anteriormente all’ultimo centennio, gli archivi degli uffici statali e degli enti pubblici estinti.
Conserva, inoltre, gli archivi degli enti ecclesiastici e delle corporazioni religiose soppresse, i cui beni vennero confiscati dallo Stato e gli archivi privati di famiglie, personali, di impresa, di istituzioni, che ha acquisito a vario titolo nel corso degli anni.
La seconda sede dell’Archivio si trova nell’ex Convento di Santa Maria degli Angeli, detto della "Gancia", originariamente appartenente ai Frati Minori Osservanti di San Francesco.
L'Archivio conserva gli archivi prodotti dagli organi e dalle magistrature preunitarie del Regno di Sicilia di cui Palermo fu capitale, i documenti relativi agli affari esauriti da oltre quarant’anni, prodotti dagli uffici statali nell’ambito del territorio provinciale, gli archivi notarili dei notai che cessarono l’esercizio professionale anteriormente all’ultimo centennio, gli archivi degli uffici statali e degli enti pubblici estinti.
Conserva, inoltre, gli archivi degli enti ecclesiastici e delle corporazioni religiose soppresse, i cui beni vennero confiscati dallo Stato e gli archivi privati di famiglie, personali, di impresa, di istituzioni, che ha acquisito a vario titolo nel corso degli anni.