Visite serali da sogno con RestArt: Palermo vista dal campanile di San Giuseppe Cafasso

Il campanile di San Giuseppe Cafasso
Vista da sogno con le visite di RestArt.
A fianco della Chiesa di San Giuseppe Cafasso si erge il campanile da cui si può ammirare dall'alto il confinante chiostro di S.Giovanni degli Eremiti, il Palazzo Reale ed una magnifica visione sul centro storico della città con lo sfondo di monte Pellegrino.
In occasione di RestART, il festival che apre in notturna alcuni dei più bei siti di Palermo, il campanile è visitabile tutti i venerdì e i sabato a partire dal 5 agosto fino al 3 settembre. L'ingresso è ogni mezz'ora e il primo è alle ore 19.00.
Il Campanile di San Giuseppe Cafasso fu costruito a metà del Settecento, adiacente alla Chiesa che un tempo apparteneva alla Congregazione Benedettina Olivetana.
La Chiesa, divenuta Parrocchia negli anni '50, fu intestata al sacerdote torinese San Giuseppe Cafasso, patrono dei carcerati, data l'ubicazione dell'edifizio religioso di fronte all'ex carcere femminile.
Dalla forma slanciata e con un'altezza di circa venti metri, dalla cima del Campanile si gode di una vista unica che domina tutta la città, dalle cupole rubine di San Giovanni degli Eremiti al Palazzo dei Normanni, dalla Villa d'Orleans a piazza Indipendenza, fino al Cassaro e allo sbocco sul mare.
A fianco della Chiesa di San Giuseppe Cafasso si erge il campanile da cui si può ammirare dall'alto il confinante chiostro di S.Giovanni degli Eremiti, il Palazzo Reale ed una magnifica visione sul centro storico della città con lo sfondo di monte Pellegrino.
In occasione di RestART, il festival che apre in notturna alcuni dei più bei siti di Palermo, il campanile è visitabile tutti i venerdì e i sabato a partire dal 5 agosto fino al 3 settembre. L'ingresso è ogni mezz'ora e il primo è alle ore 19.00.
Il Campanile di San Giuseppe Cafasso fu costruito a metà del Settecento, adiacente alla Chiesa che un tempo apparteneva alla Congregazione Benedettina Olivetana.
La Chiesa, divenuta Parrocchia negli anni '50, fu intestata al sacerdote torinese San Giuseppe Cafasso, patrono dei carcerati, data l'ubicazione dell'edifizio religioso di fronte all'ex carcere femminile.
Dalla forma slanciata e con un'altezza di circa venti metri, dalla cima del Campanile si gode di una vista unica che domina tutta la città, dalle cupole rubine di San Giovanni degli Eremiti al Palazzo dei Normanni, dalla Villa d'Orleans a piazza Indipendenza, fino al Cassaro e allo sbocco sul mare.
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