Affreschi e magnificenza: la visita per non udenti all'Ex Ospedale Fatebenefratelli

In occasione de "Le vie dei tesori" (visualizza l'articolo di approfondimento), i luoghi d'arte di Palermo si aprono al pubblico. Luoghi dimenticati o normalmente chiusi possono essere scoperti grazie a visite eccezionali, e per questa edizione si è pensato anche a dei particolari percorsi per disabili: domenica 8 ottobre, ad esempio, è in programma una visita per non udenti all'Ex Ospedale Fatebenefratelli.
La visita è riservata a 50 persone ed è necessario prenotare. Nel linguaggio dei segni verrà raccontata la storia del monumento, partendo dalla magnificenza della Sala grande, lunga 43 metri e larga 8, con un quanto mai suggestivo soffitto a cassettoni di legno policromo con motivi floreali.
Lungo le due altissime pareti principali si susseguono affreschi che illustrano episodi della vita di San Giovanni di Dio del pittore monrealese Pietro Novelli. Gli affreschi occupano la parte superiore della corsia lasciando libera quella inferiore, occupata a suo tempo dai lettini con l’alcova. I letti e i degenti erano osservabili da un ballatoio sovrastante.
Allora era obbligatorio per i neo ricoverati confessarsi entro tre giorni, pena l’espulsione, ma i frati del Fatebenefratelli sorvolavano e si limitavano a suggerirlo. L’edificio ospita adesso il liceo scientifico Benedetto Croce.
La visita è riservata a 50 persone ed è necessario prenotare. Nel linguaggio dei segni verrà raccontata la storia del monumento, partendo dalla magnificenza della Sala grande, lunga 43 metri e larga 8, con un quanto mai suggestivo soffitto a cassettoni di legno policromo con motivi floreali.
Lungo le due altissime pareti principali si susseguono affreschi che illustrano episodi della vita di San Giovanni di Dio del pittore monrealese Pietro Novelli. Gli affreschi occupano la parte superiore della corsia lasciando libera quella inferiore, occupata a suo tempo dai lettini con l’alcova. I letti e i degenti erano osservabili da un ballatoio sovrastante.
Allora era obbligatorio per i neo ricoverati confessarsi entro tre giorni, pena l’espulsione, ma i frati del Fatebenefratelli sorvolavano e si limitavano a suggerirlo. L’edificio ospita adesso il liceo scientifico Benedetto Croce.
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