"Viaggio a Cannedda": il pellegrinaggio dei devoti di Capizzi in onore di Sant'Antonio di Padova

Torna a Capizzi alle prime luci dell'alba di domenica 2 settembre il pellegrinaggio, o meglio, il viaggio a piedi o a cavallo verso la località Cannedda, un rito religioso dedicato a Sant'Antonio da Padova che si tramanda sin dal 13esimo secolo.
La festa è organizzata dalla Confraternita di Sant'Antonio di Padova di Capizzi, dalla compagnia Vetturale e dalla Parrocchia di Capizzi.
Un pellegrinaggio penitenziale che viene effettuato dai numerosi fedeli in occasione dei festeggiamenti in onore al Santo dei miracoli, che nel suo girovagare ha sostato e riposato una notte intera nel luogo chiamato "u chianu a Cannedda", territorio di Caronia, all’interno del Parco dei Nebrodi.
Numerosi sono i fedeli che a piedi scalzi o a cavallo intraprendono il lungo viaggio di quattro ore attraverso i suggestivi boschi dei Nebrodi. Dopo la celebrazione Eucaristica e dopo la benedizione del Pane e dell’alloro, i vari gruppi di fedeli si ristorano dalle fatiche del viaggio e banchettano in allegria. Di pomeriggio vi è il rientro in paese con la sfilata di muli e cavalli, adornati a festa con foglie di alloro.
Il 3 settembre, invece, come di consuetudine nella mattina viene celebrata la Messa solenne con la partecipazione della Confraternita di sant’Antonio con la “cappa”. Di pomeriggio, invece, inizia la processione del Santo con la Madonna delle Grazie, che percorre le vie cittadine, seguita dallo spettacolo pirotecnico.
La festa è organizzata dalla Confraternita di Sant'Antonio di Padova di Capizzi, dalla compagnia Vetturale e dalla Parrocchia di Capizzi.
Un pellegrinaggio penitenziale che viene effettuato dai numerosi fedeli in occasione dei festeggiamenti in onore al Santo dei miracoli, che nel suo girovagare ha sostato e riposato una notte intera nel luogo chiamato "u chianu a Cannedda", territorio di Caronia, all’interno del Parco dei Nebrodi.
Numerosi sono i fedeli che a piedi scalzi o a cavallo intraprendono il lungo viaggio di quattro ore attraverso i suggestivi boschi dei Nebrodi. Dopo la celebrazione Eucaristica e dopo la benedizione del Pane e dell’alloro, i vari gruppi di fedeli si ristorano dalle fatiche del viaggio e banchettano in allegria. Di pomeriggio vi è il rientro in paese con la sfilata di muli e cavalli, adornati a festa con foglie di alloro.
Il 3 settembre, invece, come di consuetudine nella mattina viene celebrata la Messa solenne con la partecipazione della Confraternita di sant’Antonio con la “cappa”. Di pomeriggio, invece, inizia la processione del Santo con la Madonna delle Grazie, che percorre le vie cittadine, seguita dallo spettacolo pirotecnico.
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