Verso "Scena Nostra": Paolo Mannina e Giuseppe Cutino allo Spazio Franco
L'anteprima di "Scena Nostra" allo Spazio Franco di Palermo ricomincia dal teatro, per due fine settimana.
Il 20 e il 21 dicembre alle 21.00, Paolo Mannina debutta con una nuova messa in scena di "Accamóra, ovvero Tutto su mia madre", con Luigi Maria Raùsa e Katia Greco.
Lo spettacolo nasce a partire dalla piéce "Accamóra" e fa parte di una trilogia familiare. Il regista porta in scena le dinamiche paradossali e a tratti surreali di una famiglia siciliana tenuta insieme dall'amore caparbio di una donna vedova e trascurata dai figli, che vive in mezzo ai ricordi di un tempo perduto.
Il 28 e 29 dicembre, sempre alle 21.00, è la volta di Giuseppe Cutino con il suo "Totò e Vicè. Operina musicata per ombre e voci" tratto dal testo di Franco Scaldati, portato in scena da Rosario Palazzolo e Antongiulio Pandolfo con la partecipazione di Egle Mazzamuto e Sabrina Petyx e dei musicisti Maurizio Curcio e Pierpaolo Petta.
Lo spettacolo ritorna in scena a Palermo fresco della vittoria del "Premio dell'Associazione nazionale Critici di teatro", conferito alla regia di Cutino, per aver saputo orchestrare la poetica visiva e fonica di Scaldati in un'esperienza di "teatro puro".
Il 20 e il 21 dicembre alle 21.00, Paolo Mannina debutta con una nuova messa in scena di "Accamóra, ovvero Tutto su mia madre", con Luigi Maria Raùsa e Katia Greco.
Lo spettacolo nasce a partire dalla piéce "Accamóra" e fa parte di una trilogia familiare. Il regista porta in scena le dinamiche paradossali e a tratti surreali di una famiglia siciliana tenuta insieme dall'amore caparbio di una donna vedova e trascurata dai figli, che vive in mezzo ai ricordi di un tempo perduto.
Il 28 e 29 dicembre, sempre alle 21.00, è la volta di Giuseppe Cutino con il suo "Totò e Vicè. Operina musicata per ombre e voci" tratto dal testo di Franco Scaldati, portato in scena da Rosario Palazzolo e Antongiulio Pandolfo con la partecipazione di Egle Mazzamuto e Sabrina Petyx e dei musicisti Maurizio Curcio e Pierpaolo Petta.
Lo spettacolo ritorna in scena a Palermo fresco della vittoria del "Premio dell'Associazione nazionale Critici di teatro", conferito alla regia di Cutino, per aver saputo orchestrare la poetica visiva e fonica di Scaldati in un'esperienza di "teatro puro".
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