Un viaggio tra i temi e le peripezie dell’infanzia: "Altri racconti" di Giovanni Lo Monaco in scena al Biondo

Giovanni Lo Monaco (foto di Fiorella Ippolito)
Un viaggio attraverso i temi e le peripezie dell’infanzia approda al Teatro Biondo di Palermo: va in scena nel foyer della Sala Strehler "Altri racconti" di Giovanni Lo Monaco dal 27 al 30 dicembre.
Lo spettacolo, pensato per bambini dai 6 anni in su e per adulti, racchiude sette racconti interpretati dallo stesso Giovanni Lo Monaco con Simona Sciarabba e Giuditta Vasile.
Tante piccole storie scritte in un linguaggio semplice e non convenzionale che divertono ma allo stesso tempo invitano a riflettere su temi quali le questioni di genere, il rapporto col cibo, il primo giorno di scuola, i genitori, le diversità, l’autostima, l’insoddisfazione. Alcune di queste sono del tutto originali, altre sono liberamente ispirate a testi di Magalì Le Huche, Fabian Negrin, Beatrice Alemagna, Pieter van Oudheusden e Merel Eyckerman.
"Il circo straordinario": Ettore lavora nel circo “Extraordinaire”. Sappiamo che il circo può essere un luogo magico, ma il mondo descritto da Le Huche supera la leggenda, un luogo dove tutto è extraordinaire, soprattutto Ettore, un uomo tanto forte e virile quanto gentile, aggraziato e nonviolento. Tinte rosa, porpora e giallo limone per una storia che spazza via in un colpo di uncinetto gli stereotipi machisti.
"Il vento soffia": si può disegnare qualcosa di invisibile come il vento? Fabian Negrin accetta la sfida e fa decollare, volare, turbinare, frullare, mulinare, vorticare gli oggetti e le frasi sul mare e nell’aria.
"L’albero dei genitori": l’infanzia è davvero questo mondo puro e innocente che ci hanno sempre raccontato? I bambini sono così innocenti come noi crediamo? Una storia triste come una fiaba nera di Andersen, ma che fa riflettere… che fa riflettere parecchio.
"Il bruco golosone": una brevissima storia in rima per raccontare l’importanza di nutrirsi bene, di non esagerare mai col cibo, soprattutto con le ghiottonerie, quelle di cui i bambini vanno matti.
"Che profumo!": il primo giorno di scuola è sempre un’esperienza importante. A volte può essere bella, altre meno. In questa storia, l’autore inventa un interessante espediente per rendere questo giorno sempre speciale per ogni bambino, anche quello più riluttante.
"Un tipo perfetto": i cinque malfatti sono tipi strani, uno è tutto bucato, uno è piegato in due come una lettera da spedire, un altro è tutto molle, sempre mezzo addormentato; un altro ancora è capovolto, tanto che per guardarlo in faccia ti devi mettere a gambe per aria. E lasciamo perdere il quinto, sbagliato dalla testa ai piedi, una catastrofe. Abitano insieme questi begli originali, in una casa, ovviamente sbilenca. E che fanno? Niente, ma proprio niente di niente...Finché un giorno, in mezzo a loro, come una punizione di divina, piomba, lui: il Perfetto.
"All’arrembaggio!": c’era una volta Zelda la piratessa, che insegnerà a tutti noi, anche alla ciurma di pirati suoi amici, la libertà di scegliere sempre la propria strada di fronte a un mare aperto di possibilità. Zelda esaudirà il suo desiderio di avere per un istante una mamma e di essere una principessa.Avrà il coraggio di tornare ad essere piratessa e di ricongiungersi alla sua ciurma.
Lo spettacolo, pensato per bambini dai 6 anni in su e per adulti, racchiude sette racconti interpretati dallo stesso Giovanni Lo Monaco con Simona Sciarabba e Giuditta Vasile.
Tante piccole storie scritte in un linguaggio semplice e non convenzionale che divertono ma allo stesso tempo invitano a riflettere su temi quali le questioni di genere, il rapporto col cibo, il primo giorno di scuola, i genitori, le diversità, l’autostima, l’insoddisfazione. Alcune di queste sono del tutto originali, altre sono liberamente ispirate a testi di Magalì Le Huche, Fabian Negrin, Beatrice Alemagna, Pieter van Oudheusden e Merel Eyckerman.
"Il circo straordinario": Ettore lavora nel circo “Extraordinaire”. Sappiamo che il circo può essere un luogo magico, ma il mondo descritto da Le Huche supera la leggenda, un luogo dove tutto è extraordinaire, soprattutto Ettore, un uomo tanto forte e virile quanto gentile, aggraziato e nonviolento. Tinte rosa, porpora e giallo limone per una storia che spazza via in un colpo di uncinetto gli stereotipi machisti.
"Il vento soffia": si può disegnare qualcosa di invisibile come il vento? Fabian Negrin accetta la sfida e fa decollare, volare, turbinare, frullare, mulinare, vorticare gli oggetti e le frasi sul mare e nell’aria.
"L’albero dei genitori": l’infanzia è davvero questo mondo puro e innocente che ci hanno sempre raccontato? I bambini sono così innocenti come noi crediamo? Una storia triste come una fiaba nera di Andersen, ma che fa riflettere… che fa riflettere parecchio.
"Il bruco golosone": una brevissima storia in rima per raccontare l’importanza di nutrirsi bene, di non esagerare mai col cibo, soprattutto con le ghiottonerie, quelle di cui i bambini vanno matti.
"Che profumo!": il primo giorno di scuola è sempre un’esperienza importante. A volte può essere bella, altre meno. In questa storia, l’autore inventa un interessante espediente per rendere questo giorno sempre speciale per ogni bambino, anche quello più riluttante.
"Un tipo perfetto": i cinque malfatti sono tipi strani, uno è tutto bucato, uno è piegato in due come una lettera da spedire, un altro è tutto molle, sempre mezzo addormentato; un altro ancora è capovolto, tanto che per guardarlo in faccia ti devi mettere a gambe per aria. E lasciamo perdere il quinto, sbagliato dalla testa ai piedi, una catastrofe. Abitano insieme questi begli originali, in una casa, ovviamente sbilenca. E che fanno? Niente, ma proprio niente di niente...Finché un giorno, in mezzo a loro, come una punizione di divina, piomba, lui: il Perfetto.
"All’arrembaggio!": c’era una volta Zelda la piratessa, che insegnerà a tutti noi, anche alla ciurma di pirati suoi amici, la libertà di scegliere sempre la propria strada di fronte a un mare aperto di possibilità. Zelda esaudirà il suo desiderio di avere per un istante una mamma e di essere una principessa.Avrà il coraggio di tornare ad essere piratessa e di ricongiungersi alla sua ciurma.
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