Un omaggio a Gae Aulenti nel monumento che restituì a Palermo: l'incontro a palazzo Branciforte

La biblioteca di palazzo Branciforte
Gae Aulenti, pseudonimo di Gaetana Aulenti (Palazzolo dello Stella, 1927 – Milano, 2012), è stata una designer e architetto italiana, particolarmente dedita al tema dell'allestimento e del restauro architettonico che tra i tanti progetti di recupero ha curato quello di palazzo Branciforte, a Palermo.
Qui si svolge infatti l'incontro al quale intervengono Nina Artioli, Raffaele Bonsignore, Maurizio Carta, Cinzia Ferrara, Lucia Gotti Venturato, Francesco Maggio, Gianni Puglisi e Andrea Sciascia.
Con una cerimonia alla presenza dell'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il palazzo si è inaugurato alla fine di maggio 2012: lo storico edificio cinquecentesco nel cuore di Palermo custodisce una straordinaria collezione archeologica, ma anche ceramiche, maioliche, francobolli, monete e sculture.
L’incarico di redigere il progetto per il restauro integrale di palazzo Branciforte viene affidato a Gae Aulenti nel 2007 il cui progetto ha mirato a rendere lo storico edificio un prestigioso polo culturale aperto a tutti i cittadini e caratterizzato da spazi nuovi e dinamici destinati all’arte e alla cultura, attraverso un lavoro di recupero e di ripristino degli ambienti più rappresentativi dell’edificio, la cui superficie lorda è pari a 5.650 mq.
I restauri hanno ridato vita al palazzo con la creazione di ambienti adeguati a diverse funzioni d'uso nel rispetto delle originarie caratteristiche morfologiche e degli elementi architettonici più significativi.
Uno degli obiettivi principali che ha guidato l'intero iter dei lavori di ripristino, è stato quello di rivalutare quegli importanti spazi architettonici che nei secoli avevano perso la loro originaria funzione: una piccola stradina interna, il cortile principale, la scuderia al piano terra.
Il progetto di riqualificazione architettonica predisposto dall’architetto Aulenti ha previsto l’insediamento all’interno del Palazzo di una serie di ambienti, tra cui una zona espositiva, un percorso museale, una biblioteca, una sala conferenze (Auditorium Branciforte), un ristorante, una scuola di cucina, spazi di rappresentanza e uffici per il personale.
Il restauro ha ripristinato e valorizzato quegli spazi stravolti nel tempo: non dimentichiamo che a partire dal 1801 l'edificio fu anche sede del Monte dei pegni di Santa Rosalia.
L’intervento di restauro compiuto dall’architetto Aulenti è stato volto a valorizzare la natura di palazzo Branciforte restituendo funzionalità a quegli spazi segnati dalle sue successive destinazioni. I lavori di ripristino hanno trasformato l’edificio in un luogo urbano nuovo, pur nel rispetto dell’aspetto originario, aperto a tutti e caratterizzato da spazi unici, rendendolo un punto di riferimento di primo piano nel panorama culturale siciliano e nazionale.
(Fonte: Archiportale.it)
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