Un luogo del cuore fermo nel tempo ad Agrigento: le visite alla Casa Museo di Luigi Pirandello

Casa museo di Luigi Pirandello
Un vero e proprio luogo del cuore che finalmente riapre alle visite. Parliamo della Casa Museo Luigi Pirandello, riallestita di recente e che custodisce parte del patrimonio materiale appartenuto al grande drammaturgo ed alla sua famiglia.
La struttura, che per tutto il periodo natalizio ospita anche una serie di laboratori e visite didattiche per bambini e ragazzi, è provvista di un potente apparato comunicativo, funzionale a valorizzarne il patrimonio immateriale espresso dal suo genio. La casa, costruita alla fine del Settecento al confine tra i comuni di Agrigento e Porto Empedocle, ospitò la famiglia Pirandello sin dal 1867 quando vi si trasferì per sfuggire a una violenta epidemia di colera che in quell’anno imperversava in Sicilia.
Qui nacque Luigi il quale vi trascorse gli anni della fanciullezza e della gioventù prima di lasciare l’amata Sicilia per proseguire gli studi a Roma. La Casa Museo è stata dichiarata monumento nazionale nel 1949 e acquistata dalla Regione Siciliana, che ne curò il restauro e la sistemazione nel 1952.
L'apparato multimediale di cui è dotato il museo è costituito da postazioni con contenuti audiovisivi d’archivio inerenti tematiche connesse alla vita e alle opere di Luigi Pirandello, che consentono di intraprendere un viaggio divulgativo ed emozionale.
I contenuti sono fruibili in lingua italiana con sottotitoli in inglese. L'allestimento, realizzato all’interno delle sale della struttura, si sviluppa per livelli concettuali.
Al piano terra, nella sala 1a, viene presentato un Luigi Pirandello in relazione alla sua famiglia: qui trovano posto due quadri realizzati dalla sorella dello scrittore, Rosolina, che ne raffigurano i genitori.
A seguire, sempre al piano terra, la sala 1b affronta la tematica dei luoghi dell’anima cari allo scrittore. Qui è custodita una selezione di 11 quadri raffiguranti paesaggi toscani e scenari locali della campagna del Caos, che si alternano a quadri animati recanti suggestioni visive: rappresentano immagini fotografiche che immortalano i luoghi dei momenti più significativi nella vita privata e letteraria di Pirandello.
Sempre all’interno della stessa sala trova posto un supporto multimediale circolare raffigurante Giano Bifronte con le due facce dell’umorismo contrapposte, ritratte nell’azione di ridere e piangere.
La sala 2 è costituita da uno spazio con proiezione immersiva che affronta le tematiche del teatro e del cinema: i contenuti sono costituiti da rari filmati, immagini d’epoca e disegni animati. _ Il percorso museale prosegue al piano superiore dell’edificio.
La sala 3 consente di fruire di un’esperienza di tipo cinematografico, ripercorrendo alcune importanti vicende legate alla vita ed alla morte di Pirandello, come l’assegnazione del premio Nobel ed il ritorno delle ceneri ad Agrigento.
La sala 4 è dedicata ad alcune parole divenute chiave di lettura della poetica pirandelliana, si prefigura anche come uno spazio di riflessione sui temi trattati.
La sala 5 celebra i romanzi e le novelle che hanno decretato il successo dell’autore agrigentino: qui è presente una riproduzione in scala reale dello scrittoio appartenuto a Pirandello ed attualmente custodito nella casa museo romana dello scrittore.
La sala 6 è popolata da una istallazione di supporti didattici riproducenti specchi, animati al loro interno da maschere. Proprio attraverso l’espediente dello specchiarsi con le maschere, i visitatori potranno comprendere la tematica legata all’Io interiore.
Visitare la Casa Museo vi riporterà indietro di quasi duecento anni, in un'atmosfera fuori dal tempo. Prima di andare via non potete perdervi il suggestivo percorso che vi condurrà all'area del “Pino” e della “rozza pietra” dove dal 1961 sono accolte le ceneri dell'illustre agrigentino.
La struttura, che per tutto il periodo natalizio ospita anche una serie di laboratori e visite didattiche per bambini e ragazzi, è provvista di un potente apparato comunicativo, funzionale a valorizzarne il patrimonio immateriale espresso dal suo genio. La casa, costruita alla fine del Settecento al confine tra i comuni di Agrigento e Porto Empedocle, ospitò la famiglia Pirandello sin dal 1867 quando vi si trasferì per sfuggire a una violenta epidemia di colera che in quell’anno imperversava in Sicilia.
Qui nacque Luigi il quale vi trascorse gli anni della fanciullezza e della gioventù prima di lasciare l’amata Sicilia per proseguire gli studi a Roma. La Casa Museo è stata dichiarata monumento nazionale nel 1949 e acquistata dalla Regione Siciliana, che ne curò il restauro e la sistemazione nel 1952.
L'apparato multimediale di cui è dotato il museo è costituito da postazioni con contenuti audiovisivi d’archivio inerenti tematiche connesse alla vita e alle opere di Luigi Pirandello, che consentono di intraprendere un viaggio divulgativo ed emozionale.
I contenuti sono fruibili in lingua italiana con sottotitoli in inglese. L'allestimento, realizzato all’interno delle sale della struttura, si sviluppa per livelli concettuali.
Al piano terra, nella sala 1a, viene presentato un Luigi Pirandello in relazione alla sua famiglia: qui trovano posto due quadri realizzati dalla sorella dello scrittore, Rosolina, che ne raffigurano i genitori.
A seguire, sempre al piano terra, la sala 1b affronta la tematica dei luoghi dell’anima cari allo scrittore. Qui è custodita una selezione di 11 quadri raffiguranti paesaggi toscani e scenari locali della campagna del Caos, che si alternano a quadri animati recanti suggestioni visive: rappresentano immagini fotografiche che immortalano i luoghi dei momenti più significativi nella vita privata e letteraria di Pirandello.
Sempre all’interno della stessa sala trova posto un supporto multimediale circolare raffigurante Giano Bifronte con le due facce dell’umorismo contrapposte, ritratte nell’azione di ridere e piangere.
La sala 2 è costituita da uno spazio con proiezione immersiva che affronta le tematiche del teatro e del cinema: i contenuti sono costituiti da rari filmati, immagini d’epoca e disegni animati. _ Il percorso museale prosegue al piano superiore dell’edificio.
La sala 3 consente di fruire di un’esperienza di tipo cinematografico, ripercorrendo alcune importanti vicende legate alla vita ed alla morte di Pirandello, come l’assegnazione del premio Nobel ed il ritorno delle ceneri ad Agrigento.
La sala 4 è dedicata ad alcune parole divenute chiave di lettura della poetica pirandelliana, si prefigura anche come uno spazio di riflessione sui temi trattati.
La sala 5 celebra i romanzi e le novelle che hanno decretato il successo dell’autore agrigentino: qui è presente una riproduzione in scala reale dello scrittoio appartenuto a Pirandello ed attualmente custodito nella casa museo romana dello scrittore.
La sala 6 è popolata da una istallazione di supporti didattici riproducenti specchi, animati al loro interno da maschere. Proprio attraverso l’espediente dello specchiarsi con le maschere, i visitatori potranno comprendere la tematica legata all’Io interiore.
Visitare la Casa Museo vi riporterà indietro di quasi duecento anni, in un'atmosfera fuori dal tempo. Prima di andare via non potete perdervi il suggestivo percorso che vi condurrà all'area del “Pino” e della “rozza pietra” dove dal 1961 sono accolte le ceneri dell'illustre agrigentino.
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