Un gioiello barocco: alla scoperta della Chiesa dell'Immacolata Concezione di Trapani

Un particolare della Chiesa dell'Immacolata Concezione di Trapani
La città di Trapani ha deciso di partecipare alla sua prima edizione de "Le Vie dei Tesori", ogni venerdì, sabato e domenica dal 14 al 30 settembre.
Diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto.
Ogni venerdì, sabato e domenica visite alla scoperta della Chiesa dell'Immacolata Concezione, un gioiellino barocco, quasi nascosto, sostituì l’originaria chiesa dell’Immacolata, attigua a quella di San Francesco d’Assisi, abbandonata nel 1675, quando la Confraternita di Maria Santissima dell’Immacolata Concezione fece costruire il nuovo luogo di culto. Nel 1732 venne ristrutturata e ulteriormente abbellita dall’architetto Giovanni Biagio Amico.
Alla semplicità della facciata, priva di elementi decorativi, si contrappone la sfarzo dell’interno, ornato con pilastri, capitelli, statue, intrecci di fiori e foglie, in candido stucco. Tutte rappresentazioni cariche di elementi simbolici. Colpisce l’impianto scenografico dell’abside: un ampio arco centrale che poggia su due grossi pilastri, regge, infatti, balconcini laterali, come dei palchetti di un teatro. Le statue in pietra stuccata sono di Pietro Orlando.
La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
Diciannove siti, per iniziare, soprattutto chiese, ma anche torri, palazzi, cappelle, biblioteche segrete, sulle tracce dell’antico ghetto.
Ogni venerdì, sabato e domenica visite alla scoperta della Chiesa dell'Immacolata Concezione, un gioiellino barocco, quasi nascosto, sostituì l’originaria chiesa dell’Immacolata, attigua a quella di San Francesco d’Assisi, abbandonata nel 1675, quando la Confraternita di Maria Santissima dell’Immacolata Concezione fece costruire il nuovo luogo di culto. Nel 1732 venne ristrutturata e ulteriormente abbellita dall’architetto Giovanni Biagio Amico.
Alla semplicità della facciata, priva di elementi decorativi, si contrappone la sfarzo dell’interno, ornato con pilastri, capitelli, statue, intrecci di fiori e foglie, in candido stucco. Tutte rappresentazioni cariche di elementi simbolici. Colpisce l’impianto scenografico dell’abside: un ampio arco centrale che poggia su due grossi pilastri, regge, infatti, balconcini laterali, come dei palchetti di un teatro. Le statue in pietra stuccata sono di Pietro Orlando.
La visita ha una durata di 20 minuti e non è accessibile ai disabili.
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