"Colori" chiude PrimaVera Contemporanea: danza e video performance ai Cantieri
Willehad Grafenhorst, Fine Kwiatkowski e Gandolfo Pagano
La rassegna "PrimaVera Contemporanea", realizzata nel segno di Lelio Giannetto e organizzata dall'associazione Curva Minore sotto la direzione artistica di Valeria Cuffaro, si chiude con la performance dal titolo "Colori".
L'appuntamento va in scena domenica 26 maggio, alle 21.30, nello spazio multifunzionale della Sala Perriera ai Cantieri culturali alla Zisa.
"Colori" mette il dito nelle piaghe della nostra società, affronta e visualizza il riscaldamento dell’atmosfera terrestre, il conseguente innalzamento del livello del mare e la distruzione degli habitat per gli esseri umani e gli animali.
Sul palco la danzatrice tedesca Fine Kwiatkowski, accompagnata da Claudia Risch (clarinetto basso), Gandolfo Pagano (chitarra elettrica, elettronica) e Willehad Grafenhorst (basso, elettronica, videoproiezione).
Nella performance, lo spazio (scenico) si restringe sempre di più per mezzo del video, scomparendo nel nero.
I colori blu, bianco, arancione, rosso definiscono lo spazio, alternati a barre nere, il corpo danzante cerca di sistemarsi in esso, di drizzarsi.
Tutto confluisce, esce dal momento.
Permette all’energia repressa di uscire, di diffondersi e di mescolarsi con i sentimenti del pubblico presente, suscitando emozioni e ponendo domande sul futuro.
L'appuntamento va in scena domenica 26 maggio, alle 21.30, nello spazio multifunzionale della Sala Perriera ai Cantieri culturali alla Zisa.
"Colori" mette il dito nelle piaghe della nostra società, affronta e visualizza il riscaldamento dell’atmosfera terrestre, il conseguente innalzamento del livello del mare e la distruzione degli habitat per gli esseri umani e gli animali.
Sul palco la danzatrice tedesca Fine Kwiatkowski, accompagnata da Claudia Risch (clarinetto basso), Gandolfo Pagano (chitarra elettrica, elettronica) e Willehad Grafenhorst (basso, elettronica, videoproiezione).
Nella performance, lo spazio (scenico) si restringe sempre di più per mezzo del video, scomparendo nel nero.
I colori blu, bianco, arancione, rosso definiscono lo spazio, alternati a barre nere, il corpo danzante cerca di sistemarsi in esso, di drizzarsi.
Tutto confluisce, esce dal momento.
Permette all’energia repressa di uscire, di diffondersi e di mescolarsi con i sentimenti del pubblico presente, suscitando emozioni e ponendo domande sul futuro.
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