"Umiltà e Splendore", in mostra a Taormina i capolavori dei conventi cappuccini siciliani
Particolare del dipinto "Madonna degli angeli" di Scipione Pulzone del 1588, Mistretta (ME)
A Taormina, nei due piani di Palazzo Ciampoli, apre al pubblico la mostra “Umiltà e splendore. L'arte nei conventi cappuccini del Valdemone tra Controriforma e Barocco” organizzata e prodotta dal Parco Archeologico Naxos Taormina in collaborazione con la Soprintendenza dei Beni Culturali di Messina, cui è affidata la responsabilità scientifica, e promossa dalla Provincia dei Frati Minori Cappuccini di Messina e dall’associazione Intervolumina.
Una trentina le opere incluse nel percorso espositivo di Palazzo Ciampoli che tra i punti di forza può contare sulla presenza di cinque grandi pale d’altare, di non facile movimentazione, che provengono dalle chiese cappuccine di alcuni centri collinari della Sicilia nordorientale e dall’entroterra etneo.
Per la prima volta si potrà consentire al pubblico di apprezzare attraverso un approccio ravvicinato queste opere straordinarie, solitamente visibili a distanza e con l’inevitabile filtro di altari e tabernacoli lignei che ne impediscono una visione integrale.
Si segnala inoltre il caso della Madonna degli angeli e santi francescani del Convento di Pettineo, realizzata nel 1722 dal pittore fiammingo Guglielmo Borremans e restituita al pubblico dopo un lungo restauro che - per la gioia degli studiosi - ha svelato anche la firma autografa e la data di realizzazione sinora nascoste dalla imponente cornice.
I prestiti provengono dal MuMe (Museo regionale interdisciplinare) di Messina, dal Museo Fra’ Gianmaria da Tusa di Gibilmanna, dalla Pinacoteca Zelantea di Acireale, dal Museo civico di Castroreale e dai conventi di Adrano, Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Catania, Francavilla di Sicilia, Gibilmanna, Messina, Milazzo, Mistretta, Naso, Pettineo, Randazzo, Tortorici, Tusa e Troina.
Tra gli artisti in mostra i nomi più noti sono Scipione Pulzone, Durante Alberti, Giovanni Lanfranco, Mathias Stomer, Guglielmo Borremans, Onofrio Gabrieli, Giacinto Platania e i frati Feliciano da Messina e Umile da Messina.
Una trentina le opere incluse nel percorso espositivo di Palazzo Ciampoli che tra i punti di forza può contare sulla presenza di cinque grandi pale d’altare, di non facile movimentazione, che provengono dalle chiese cappuccine di alcuni centri collinari della Sicilia nordorientale e dall’entroterra etneo.
Per la prima volta si potrà consentire al pubblico di apprezzare attraverso un approccio ravvicinato queste opere straordinarie, solitamente visibili a distanza e con l’inevitabile filtro di altari e tabernacoli lignei che ne impediscono una visione integrale.
Adv
Tra le tele eseguite da artisti di fama internazionale per i cappuccini del Valdemone, grazie alla mediazione dei generali dell’Ordine e alla munificenza del ceto aristocratico siciliano del tempo, spiccano la preziosa "Madonna degli Angeli con San Francesco e Santa Chiara", dipinta da Scipione Pulzone nel 1588 per la chiesa di Mistretta, opera cruciale per i contenuti della manifestazione e modello iconografico che incarna i dettami della Controriforma, e la scenografica "Trasfigurazione" realizzata per i Cappuccini di Randazzo, nella prima metà del Seicento, dal pittore parmense Giovanni Lanfranco, tra i più noti esponenti della pittura barocca italiana.Si segnala inoltre il caso della Madonna degli angeli e santi francescani del Convento di Pettineo, realizzata nel 1722 dal pittore fiammingo Guglielmo Borremans e restituita al pubblico dopo un lungo restauro che - per la gioia degli studiosi - ha svelato anche la firma autografa e la data di realizzazione sinora nascoste dalla imponente cornice.
I prestiti provengono dal MuMe (Museo regionale interdisciplinare) di Messina, dal Museo Fra’ Gianmaria da Tusa di Gibilmanna, dalla Pinacoteca Zelantea di Acireale, dal Museo civico di Castroreale e dai conventi di Adrano, Barcellona Pozzo di Gotto, Castroreale, Catania, Francavilla di Sicilia, Gibilmanna, Messina, Milazzo, Mistretta, Naso, Pettineo, Randazzo, Tortorici, Tusa e Troina.
Tra gli artisti in mostra i nomi più noti sono Scipione Pulzone, Durante Alberti, Giovanni Lanfranco, Mathias Stomer, Guglielmo Borremans, Onofrio Gabrieli, Giacinto Platania e i frati Feliciano da Messina e Umile da Messina.
Se vuoi essere informato su altri eventi come questo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
Dal 1 dicembre 2023 al 10 gennaio 2025Alla scoperta della "Palermo Felicissima": la mostra interattiva riapre Palazzo Bonocore
-
MOSTRE
Dal 8 luglio 2024 al 29 giugno 2025"TEXERE. Come fili nell'insieme": il Tempio di Segesta come un telaio di tremila tessere
-
MOSTRE
Dal 10 settembre al 24 novembre 2024La "Grande Brera" al Palazzo Reale: le opere della Pinacoteca (dopo 122 anni) a Palermo