"Tre soldi", l'opera di Brecht ambientata nel 2021: lo spettacolo ai Cantieri alla Zisa
Roberto Mulia, Isabella Luna Sciortino, Salvatore Ventura, Gabriella Zito
La stagione del Teatro Ditirammu prosegue con gli spettacoli in scena alla Bottega 5 dei Cantieri Culturali alla Zisa.
Sabato 19 e domenica 20 novembre, va in scena "Tre soldi", nuova scrittura della celebre "Opera da tre soldi" di Brecht, a cura di Roberto Mulia e Salvatore Ventura che la dirige e con la Compagnia Lateral composta da Roberto Mulia, Isabella Luna Sciortino, Salvatore Ventura e Gabriella Zito.
La messa in scena della Compagnia Laterale è molto fedele all’originale di Brecht, tuttavia la ripresa risente di una rilettura critica, di una nuova interpretazione perché, intanto, la storia si è mossa intorno a noi.
Questa Opera da tre soldi è ambientata nel 2021 che è una data terribile della nostra storia contemporanea. È in questo contesto che si suonano, che si ballano i motivi di Weil come fosse l’ultimo grido di tenerezza e di paura anche dell’Europa, di un mondo che muore.
Questa versione dell’opera sarà la testimonianza di un’ambivalenza, di una contraddizione tra ciò che può piacere e ciò che, pur non piacendoci, può aiutare a capire meglio il mondo e quindi, comprendendolo, a cambiarlo.
Anche la musica contribuisce a svelare quell’atmosfera tra l’orrido, l’ambiguo, il pathos del tango ballad ci ricorda che i mostri non sono poi tanto lontani, che i mostri sono sempre qui, che sono dietro sempre all’ultima nota dell’ultimo disco e che possono sempre, ad ogni batter d’occhio, saltare fuori con il loro carico di orrore, con il loro carico di morte.
Sabato 19 e domenica 20 novembre, va in scena "Tre soldi", nuova scrittura della celebre "Opera da tre soldi" di Brecht, a cura di Roberto Mulia e Salvatore Ventura che la dirige e con la Compagnia Lateral composta da Roberto Mulia, Isabella Luna Sciortino, Salvatore Ventura e Gabriella Zito.
La messa in scena della Compagnia Laterale è molto fedele all’originale di Brecht, tuttavia la ripresa risente di una rilettura critica, di una nuova interpretazione perché, intanto, la storia si è mossa intorno a noi.
Questa Opera da tre soldi è ambientata nel 2021 che è una data terribile della nostra storia contemporanea. È in questo contesto che si suonano, che si ballano i motivi di Weil come fosse l’ultimo grido di tenerezza e di paura anche dell’Europa, di un mondo che muore.
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La musica è essenziale nell’economia dell’opera. Sarà una messa in scena che riprenderà l’avanspettacolo da cabaret, un tipo di spettacolo che è piacevole e disturbante allo stesso tempo: se, da una parte è un’opera “gastronomica, per citare lo stesso Brecht, dall’altra inquieta e allarma. In definitiva, il problema dell’Opera da tre soldi, testo e musica, è tutto qui: essere divertente e nel medesimo tempo essere pericolosa.Questa versione dell’opera sarà la testimonianza di un’ambivalenza, di una contraddizione tra ciò che può piacere e ciò che, pur non piacendoci, può aiutare a capire meglio il mondo e quindi, comprendendolo, a cambiarlo.
Anche la musica contribuisce a svelare quell’atmosfera tra l’orrido, l’ambiguo, il pathos del tango ballad ci ricorda che i mostri non sono poi tanto lontani, che i mostri sono sempre qui, che sono dietro sempre all’ultima nota dell’ultimo disco e che possono sempre, ad ogni batter d’occhio, saltare fuori con il loro carico di orrore, con il loro carico di morte.
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