Tra lo sfolgorio dei saloni di Basile: come visitare la residenza "di campagna" di Palermo
Uno dei saloni di Palazzo Francavilla a Palermo
Sorgeva al di là di Porta Maqueda, quindi in quella che era la campagna appena fuori il centro storico: era il 1783 e Palermo era stretta dalle mura.
Palazzo Francavilla fu il maggior "beneficiario" dell’ampliamento urbanistico della città settecentesca. Il palazzo torna visitabile, dal 9 al 30 ottobre, grazie a "Le Vie dei Tesori", il festival che apre i gioielli di Palermo tutti i week end del mese.
Acquistato nel 1801 da Saverio Oneto e Gravina duca di Sperlinga, aristocratico della cerchia intima dei Borboni di Napoli, che per motivi di salute era stato costretto a trasferirsi "in campagna".
Ma non volle rinunciare alla sontuosità e incaricò artisti come Giuseppe Velasco, Giuseppe Patania e Natale Carta di affrescare i salotti. Nel 1893 Luigi Majorca di Francavilla, erede dei duchi di Sperlinga, chiamò invece Ernesto Basile – che stava dirigendo i lavori di costruzione del Teatro Massimo, proprio di fronte – per la ristrutturazione.
Le volte dei salotti su via Ruggiero Settimo e su piazza Verdi furono dipinte da Rocco Lentini, Luigi Di Giovanni e Giuseppe Enea e impreziosite dai medaglioni marmorei di Benedetto Civiletti, Antonino Ugo e Mario Rutelli.
Il calendario delle visite.
Domenica 9 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 17.00
Domenica 16 ottobre, dalle 16.00 alle 18.00
Sabato 22 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 20.00
Domenica 23 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00
Sabato 29 e domenica 30 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
Palazzo Francavilla fu il maggior "beneficiario" dell’ampliamento urbanistico della città settecentesca. Il palazzo torna visitabile, dal 9 al 30 ottobre, grazie a "Le Vie dei Tesori", il festival che apre i gioielli di Palermo tutti i week end del mese.
Acquistato nel 1801 da Saverio Oneto e Gravina duca di Sperlinga, aristocratico della cerchia intima dei Borboni di Napoli, che per motivi di salute era stato costretto a trasferirsi "in campagna".
Ma non volle rinunciare alla sontuosità e incaricò artisti come Giuseppe Velasco, Giuseppe Patania e Natale Carta di affrescare i salotti. Nel 1893 Luigi Majorca di Francavilla, erede dei duchi di Sperlinga, chiamò invece Ernesto Basile – che stava dirigendo i lavori di costruzione del Teatro Massimo, proprio di fronte – per la ristrutturazione.
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Il Basile oltre alle facciate e ai due grandi atrii, disegnò i mobili della sala di ingresso, le vetrine dove sono esposti gli abiti di dame e gentiluomini di famiglia, ma soprattutto contribuì alla realizzazione della biblioteca.Le volte dei salotti su via Ruggiero Settimo e su piazza Verdi furono dipinte da Rocco Lentini, Luigi Di Giovanni e Giuseppe Enea e impreziosite dai medaglioni marmorei di Benedetto Civiletti, Antonino Ugo e Mario Rutelli.
Il calendario delle visite.
Domenica 9 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 17.00
Domenica 16 ottobre, dalle 16.00 alle 18.00
Sabato 22 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 20.00
Domenica 23 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00
Sabato 29 e domenica 30 ottobre, dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00
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