Tra i filari di botti dove si affina il leggendario Marsala: visite alle Cantine Pellegrino e all'archivio Ingham

Le Cantine Pellegrino di Marsala (foto di Igor Petyx)
Campanili, palazzi nobiliari, aree archeologiche, chiese nascoste e cripte affrescate: a Marsala approda la manifestazione "Le Vie dei Tesori" nei tre weekend dal 13 al 29 settembre. Una città che va scoperta dai cunicoli alle terrazze sul mare, fino a musei inediti con le loro collezioni.
In via eccezionale, e solo su prenotazione, si possono visitare le Cantine Pellegrino e l'archivio Ingham tra botti, strumenti e collezioni legate alla produzione del leggendario Marsala.
La famiglia Pellegrino, la più longeva dinastia siciliana vitivinicola, oggi giunta alla sesta generazione, apre le sue cantine per far conoscere i segreti della produzione del famoso vino in un percorso guidato attraverso le diverse sale, gli strumenti, le botti monumentali che permette anche di scoprire le collezioni private della famiglia, il museo degli attrezzi agricoli con i ferri dei maestri bottai, la collezione dei cinque carretti siciliani ottocenteschi e i calchi in gesso originali della Nave punica (esposta al Museo Lilibeo), al cui recupero la famiglia Pellegrino ha partecipato attivamente.
Da pochi mesi è aperta anche una nuova sala dedicata all’archivio Ingham-Whitaker: 110 antichi volumi che raccontano gli scambi commerciali tra il 1814 e il 1928 che resero il Marsala il vino più esportato al mondo.
A Marsala sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 60 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Marsala, al costo di 15 euro.
In via eccezionale, e solo su prenotazione, si possono visitare le Cantine Pellegrino e l'archivio Ingham tra botti, strumenti e collezioni legate alla produzione del leggendario Marsala.
La famiglia Pellegrino, la più longeva dinastia siciliana vitivinicola, oggi giunta alla sesta generazione, apre le sue cantine per far conoscere i segreti della produzione del famoso vino in un percorso guidato attraverso le diverse sale, gli strumenti, le botti monumentali che permette anche di scoprire le collezioni private della famiglia, il museo degli attrezzi agricoli con i ferri dei maestri bottai, la collezione dei cinque carretti siciliani ottocenteschi e i calchi in gesso originali della Nave punica (esposta al Museo Lilibeo), al cui recupero la famiglia Pellegrino ha partecipato attivamente.
Da pochi mesi è aperta anche una nuova sala dedicata all’archivio Ingham-Whitaker: 110 antichi volumi che raccontano gli scambi commerciali tra il 1814 e il 1928 che resero il Marsala il vino più esportato al mondo.
A Marsala sono 21 i siti aperti al pubblico (guarda qui tutti i luoghi). La visita ha una durata di 60 minuti ed è accessibile ai disabili. Sono previsti dei pullman su prenotazione nei giorni 15 e 29 settembre da Palermo a Marsala, al costo di 15 euro.
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