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Torna la "Domenica al museo" in Sicilia: la cultura è gratuita, cosa vedere il 2 aprile

  • Vari luoghi della Sicilia
  • 2 aprile 2023 (evento concluso)
  • Consulta il programma nell'articolo
  • Gratuito
  • Per maggiori info consultare il sito web dell'assessorato regionale ai Beni Culturali. Vi consigliamo di informarvi su eventuali prenotazioni, turni e orari di apertura direttamente con il luogo di vostro interesse
Balarm
La redazione

Valle dei Templi, Agrigento

Una domenica all'insegna della cultura anche in Sicilia.

Torna anche ad aprile il tradizionale appuntamento della "Domenica al Museo": l'iniziativa che prevede, ogni prima domenica del mese, l'ingresso gratuito in Parchi archeologici, musei e luoghi della cultura che dipendono dall’assessorato regionale dei Beni culturali.  

Domenica 2 aprile, dunque, niente biglietto per visitare i principali siti culturali regionali, come disposto dall’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, aderendo all'iniziativa del Ministero della Cultura.

Le visite si svolgono nei consueti orari di apertura consultabili online, con accesso su prenotazione dove previsto. Per informazioni e per consultare l’elenco completo potete dare un'occhiata alla pagina dedicata all'iniziativa regionale.

Per maggiori dettagli vi consigliamo di informarvi su eventuali prenotazioni, turni e orari di apertura direttamente con il luogo di vostro interesse.
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«La prima domenica del mese con ingresso libero nei musei è un’occasione straordinaria per tenere unite le famiglie e contestualmente avvicinare i giovani all’arte e alla cultura - dice Francesco Paolo Scarpinato, assessore ai Beni culturali e all'Identità siciliana -.

Non c’è che l’imbarazzo della scelta sui luoghi da scoprire a Palermo e nel resto dell’Isola tra parchi archeologici e musei.

Ritengo che quest’iniziativa sia anche una valida opportunità per far conoscere il nostro patrimonio culturale a quanti scelgono la Sicilia come meta da visitare, ma soprattutto ai siciliani che potranno così vivere e conoscere la nostra storia».

Ecco i luoghi che secondo noi sono assolutamente da visitare.

PALERMO
Nella capitale dell'Isola citiamo la Galleria regionale di Palazzo Abatellis uno dei più prestigiosi musei italiani. 

Apre i battenti anche il Museo archeologico regionale "Antonino Salinas", che possiede una delle più ricche collezioni archeologiche d'Italia, testimonianze della storia siciliana in tutte le sue fasi che vanno dalla preistoria al Medioevo.

Al suo interno sono conservati i reperti e manufatti dei popoli che hanno determinato la storia dell'isola: fenici, punici, greci, romani e bizantini, ma anche manufatti di altri popoli come gli Egizi e gli Etruschi. 

Tornano anche le attività organizzate da CoopCulture per i bambini con la rassegna "Tutte le strade portano al museo" all'Orto Botanico e al Museo Riso. 

I biglietti sono acquistabili online sul sito di Coopculture. Info ai numeri 091 587717 o 091 320532 o via mail a biglietteria.riso@coopculture.it 

Da non perdere Palazzo Mirto, il cui interno è arredato con pareti rivestite di pannelli serici, maestosi arazzi, tendaggi e numerose opere d'arte, che stupiscono per il vezzo estroso e quasi rococò degli arredi. 

Aperto anche il Museo Riso, polo regionale dedicato all'arte contemporanea che ospita "Percorsi di memoria", una collezione che si lega al primo nucleo della collezione permanente del museo regionale di Palermo. 

Visite guidate straordinarie anche alla Galleria d'Arte Moderna dove, domenica 2 aprile, alle ore 11.30 e 12.30, sono previste due visite guidate sul tema "I grandi capolavori della GAM", alla scoperta delle opere e degli artisti protagonisti dell'arte siciliana, nazionale ed europea. (Biglietti: 5 euro - Info al numero 335 5453277 o didattica@gampalermo.it)

Domenica è anche un'occasione per visitare Monreale, il chiostro appartenente al complesso dell’abbazia benedettina di Santa Maria la Nuova, fondata nel 1174 per volere del re normanno Guglielmo II e che funge da perno di tutto il complesso abbaziale che si sviluppa intorno ad esso. 

CATANIA
Domenica ad ingresso gratuito o ridotto anche a Catania dove sono aperti i seguenti siti culturali: 
- Museo Civico Castello Ursino, dalle ore 9.30 alle 19, con biglietto ridotto al costo di 6 euro (invece di 10), ultimo ingresso entro le 18;
- Museo Vincenzo Bellini, dalle ore 9 alle 13, biglietto ridotto al costo di 2 euro (invece di 5), ultimo ingresso entro le ore 12 - il biglietto comprende anche la visita al Museo Emilio Greco ospitato nel Palazzo della Cultura;
- Museo Emilio Greco, nel Palazzo della Cultura, dalle ore 9 alle ore 13, biglietto ridotto al costo di 2 euro (invece di 5) da acquistare nella biglietteria del Museo Bellini (il biglietto comprende la visita al Museo Bellini),  ultimo ingresso entro le ore 12;
- Palazzo della Cultura, dalle ore 9 alle 13,  ingresso gratuito;
- Percorso di Gronda della Chiesa monumentale San Nicolò l’Arena, dalle ore 9 alle  13, biglietto ridotto al costo di un euro (invece di 3), ultimo ingresso entro le ore 12.

Per programmare e personalizzare le visite, con approfondimenti storici e informativi, è possibile utilizzare la piattaforma aroundcatania.it o l’App collegata, che mettono a disposizione del pubblico un variegato ventaglio di contenuti digitali e risorse interattive.

AGRIGENTO
Ad Agrigento non si può non annoverare tra i vari siti il Parco Archeologico della Valle dei Templi, l'area archeologica tra le più belle d’Italia, nonché la più grande del mondo, davvero un luogo magico.

Caratterizzata da un ottimo stato di conservazione, e da importanti templi dorici del periodo ellenico. Corrisponde all’antica Akragas, il nucleo monumentario originario della città di Agrigento.

Da sottolineare è anche l'apertura dell'Area archeologica e Antiquarium di Eraclea Minoa, che offre un eccezionale panorama: da una parte l'arco azzurro del golfo e dall'altra le candide rocce di Capo Bianco a strapiombo sul mare, in questa area sorge la Riserva Naturale Foce del Fiume Platani.

Il Teatro Greco fu riportato alla luce nel 1957, esso presenta una cavea a dieci gradoni, divisa in nove settori, che guarda verso il mare.

SIRACUSA
Vale sicuramente la pena una visita all’Area archeologica della Neapolis, un'area naturale colma di reperti archeologici appartenenti a più epoche della storia siracusana.

Per la quantità e la rilevanza dei suoi monumenti è considerata una delle zone archeologiche più importanti della Sicilia, nonché tra le più vaste del Mediterraneo. Ma anche l’Ipogeo di piazza Duomo recentemente aperto.

In provincia di Siracusa, da non perdere anche la Villa del Tellaro a Noto, ad Augusta l’area archeologica di Megara a Palazzolo Acreide la Casa Museo Antonino Uccello.

RAGUSA
Citiamo l'area archeologica di Cava d’Ispica. La vallata, immersa nella tipica vegetazione della macchia mediterranea, custodisce necropoli preistoriche, catacombe cristiane, oratori rupestri, eremi monastici e nuclei abitativi di tipologia varia.

Nell’area terminale della vallata nel territorio di Ispica, a ridosso della città, numerose sono le testimonianze che attestano la presenza dell’uomo dalla preistoria sino al terremoto del 1693.

Ma anche l'area archeologica Parco Forza, il Convento della Croce a Scicli e il Museo regionale di Ragusa.

TRAPANI
Il Parco archeologico di Segesta è uno dei principali parchi archeologici della Sicilia. La data di fondazione dell'antica città non è nota anche se l'area risulta già abitata nel XI secolo a.C. Secondo lo storico greco Tucidide la città fu fondata dagli Elimi, un popolo di origine troiana che attraverso il Mediterraneo giunse in Sicilia.

In occasione della prima domenica del mese, c'è la possibilità di partecipare alle visite guidate in compagnia di un archeologo, che racconterà le origini, la storia, lo stile e le tecniche costruttive di una delle architetture più straordinarie del Mediterraneo. 

Tra le attività da non perdere, il Trekking degli Elimi, una vera esperienza immersiva sul territorio per scoprire zone del parco poco conosciute come il santuario in contrada Mango, lungo un percorso tra sorgenti, cascatelle, agrumeti.

A Marsala il Museo Archeologico Regionale "Lilibeo" e la contigua Area archeologica di Capo Boeo. Ma anche il Museo del Satiro a Mazara del Vallo. Il Castello Grifeo a Partanna e anche l'ex Stabilimento Florio a Favignana.

ENNA
Una visita da non perdere è quella alla Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, un edificio abitativo tardo antico, popolarmente definito villa nonostante non abbia i caratteri della villa romana extraurbana quanto piuttosto del palazzo urbano imperiale, i cui resti sono situati a circa quattro chilometri da Piazza Armerina. Dal 1997 fa parte dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO.

Da segnalare anche l'Area archeologica di Morgantina e il Museo di Aidone.

CALTANISSETTA
Da non perdere nella provincia nissena sono le visite al Parco Archeologico di Gela, di cui fanno parte, tra gli altri, l'area archeologica mura timpoleonee di Gela, l'acropoli di Molino a vento di Gela, l'area archeologica di Bosco Littorio e ancora il museo archeologico di Marianopoli, il complesso minerario di Trabia Tallarita. 

L'orario di tutti i luoghi annessi al Parco archeologico di Gela sono consultabili online.

Per ogni informazione relativa ai Parchi e i luoghi annessi potete contattare l’Urp via mail a urp.parco.archeo.gela@regione.sicilia.it o chiamando ai numeri 093 3912626, 334 6001803, 0934 567062.

MESSINA
Tra gli imperdibili per chi si trova in provincia di Messina vi segnaliamo l'ingresso gratuito dei seguenti siti.

A Taormina sono aperti il Teatro Antico e Palazzo Ciampoli (ingresso sempre libero) per la mostra di acquerelli “Teatròs” del maestro spagnolo Pedro Cano. A Giardini Naxos sono aperti il Museo e l'area archeologica. 

In tutti i siti vige l’orario invernale con visite dalle 9.00 alle 16.00 (ultimo ingresso).

Ricordiamo che il Museo naturalistico regionale di Isola Bella è al momento chiuso per lavori straordinari, mentre Villa Caronia (sede direzionale del parco) è visitabile sempre gratuitamente, dal lunedì al venerdì.
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