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"Ti l'Eggo": la mostra (ed estemporanea) di Salvo Nero da Artètika a Palermo

  • Artetika - Palermo
  • Dal 22 novembre al 7 dicembre 2024
  • Visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.30
  • Gratuito
Balarm
La redazione

Salvo Nero

Perfetto ma non troppo, perché ogni dettaglio fuori posto fa la differenza, rendendo d’impatto un’opera dal tratto rotondo.

È la caratteristica principale dello stile del pittore, fumettista, grafico e writer Salvo Nero, diviso tra il narcisismo del proprio ego e il romanticismo del legame invisibile e indissolubile che unisce due innamorati.

Da venerdì 22 novembre a sabato 7 dicembre 2024, è in mostra con "Ti l’Eggo" da Artètika, spazio espositivo per l’anima, in via Giorgio Castriota, 15 a Palermo.

Il vernissage è venerdì 22, alle 18.30, alla presenza dell’artista, delle galleriste Gigliola Beniamino e Esmeralda Magistrelli, del curatore, l’architetto Giorgio Lo Stimolo e del critico Massimiliano Reggiani.

La mostra è visitabile dal lunedì al sabato, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 16,30 alle 19,30. Ingresso libero. Sponsor d’arte Birra Forst e Tenute Cinquanta.
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Sono 30 le opere di Salvo Nero, in mostra, di varie misure, su tela, su carta e una piccola scultura.

La trentunesima opera è realizzata in estemporanea, a partire da una tela bianca, dal giorno del vernissage a quello della chiusura dell’esposizione e sarà ispirata al fil rouge, invisibile agli occhi, che unisce chi si ama.

Ci sono ritratti che emergono da fogli protocollo, tutti scarabocchiati con tanto di lista della spesa, pennelli sporchi di colore, blatte che camminano sopra lettere d’amore amare. Opere bruciate, strappate o fintamente bruciate, strappate, sporcate e stropicciate. Uova al tegamino, lampadine e mandarini, pacchi di posta, oggetti quotidiani che diventano arte.

Divertente, ammiccante, riflessiva.

"Poliedrico, un po' grafico, un po' pubblicitario, molto artista. Salvo Nero comunica i suoi stati d'animo con una enorme facilità nel farsi capire da tutti. Dal dolore di un cuore spezzato al riguardo per l'ambiente con i racconti degli incendi", commenta la gallerista Gigliola Beniamino Magistrelli.

"Oltre alla maestria del disegno – aggiunge il curatore Giorgio Lo Stimolo -, c’è molto di più, una mano, la scioltezza di chi l’arte del tratto la possiede. Un incontestabile virtuosismo, un accenno un po’ beffardo che dice guardami lo so fare, è nella mia natura. Provocatorio e talentuoso".
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