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"Talk in Jazz" rende omaggio a Wayne Shorter: tre giorni di musica nel borgo di Scopello

Balarm
La redazione
Una rassegna culturale di tre giorni dedicata al jazz in un posto unico al mondo come quello dell'antico Borgo di Scopello.

Si intitola Talk in Jazz, la finestra jazzistica dell'Araba Fenice che punta molto sulle atmosfere che solo il jazz sa creare.

La rassegna - organizzata dall'Associazione per l'Arte di Alcamo, che da sempre ha dato spazio alla musica jazz, ospitando nomi illustri del panorama jazzistico nazionale, è realizzata con il contributo dell'assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana.

Appuntamento da venerdì 1 a domenica 3 settembre, alle 21.30, all'interno del magico borgo di Scopello, a Castellammare del Golfo.

Ecco il programma dei concerti.

VENERDI' 1 SETTEMBRE - ORE 21.30
La rassegna si apre con il quartetto di Roberto Gatto, batterista di jazz per antonomasia e ambasciatore del jazz italiano nel mondo sin dai suoi esordi, sempre attento e rigoroso in fatto di ricerca musicale, anche quest'anno ha ottenuto il premio come miglior batterista italiano sul mensile Jazz it.
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Per Talk in Jazz, Roberto Gatto arriva con un nuovo progetto, straordinariamente maturo ed espressivo, con cui ritorna alla dimensione prettamente acustica grazie all’ausilio di tre compagni di palco che rappresentano una parte del meglio del panorama jazzistico italiano attuale: Alessandro Lanzoni al pianoforte, Matteo Bortone al contrabbasso e Alessandro Presti alla tromba.

Grande lirismo ed impatto melodico che si aggiunge ad uno swing travolgente ed un linguaggio improvvisativo modernissimo.

Il concerto propone un percorso variegato attraverso le cadenze di varie culture, ritmi e atmosfere, con un repertorio composto da brani originali e non ed è l’ennesimo eccellente manifesto del jazz italiano più vivo che mai.

SABATO 2 SETTEMBRE - ORE 21.30
A Wayne Shorter è dedicata la seconda serata con "A Wayne Shorter Retrospective".

Sul palco la band capitanata da Stefano D'Anna, tenorista di respiro europeo, che propone una lettura di alcuni tra i più significativi brani del sassofonista statunitense a tre mesi dalla sua morte, per celebrare colui che in assoluto, insieme a Charles Mingus, si può considerare il più grande compositore di Jazz moderno.

Sul palco insieme a Stefano D'Anna (tenor sax) ci sono due musicisti di lungo corso Toti Cannistraro (piano) e Pietro Ciancaglini (basso) e due giovani talenti come Joe Santoro (batteria) e Filippo Schifano (tromba), di cui certamente si sentirà parlare in futuro.

DOMENICA 3 SETTEMBRE - ORE 21.30
Al "Double Trouble" di Serena Ganci il palcoscenico della terza serata di chiusura della rassegna.

Una formazione atipica dal forte impatto percussivo (due batterie presenti sul palco), il Double Trouble è chiaramente inspirato dalle origini del Jazz Rock e in particolare dall'epopea di Miles Davis.

Su questo impianto è libero di scorrazzare Alessandro Presti un po' con la tromba accompagnando se stesso con il Fender Rodhes, a volte con un basso elettrico.

Su queste tracce si inserisce perfettamente il talento di Serena Ganci con la sua grande dote di fantasia e improvvisazione, la sua naturale confidenza con il palco, il suo collaudato talento teatrale. 

Insieme a loro sul palco Gabrio Bevilacqua (acustic bass), Gaetano Presti (batteria), Carmelo Graceffa (batteria e percussioni).
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