"Talè chi mi misiru i morti": un baule delle meraviglie tra canti e danze a Villa Filippina
Arbarìa, la nuova compagnia folk del Teatro Ditirammu (foto di Angela Musacchia)
Un giorno nostalgico e malinconico, come quello dedicato ai defunti, diventa un momento di gioia per i più piccoli.
Nel Teatro Monsù del Planetario di Villa Filippina arriva il primo appuntamento dedicato ai più piccoli e alle famiglie della rassegna "Opra Nova" del Teatro Ditirammu.
Domenica 30 ottobre e mercoledì 2 novembre è il momento dello spettacolo di Arbarìa Nuova Compagnia Folk che porta in scena "Talè chi mi misiru i morti", prodotto dal Ditirammu con la regia e la scrittura scenica di Piero Tutone.
Nel cast Virginia Maiorana (fisarmonica), Gaetano Mirabella (chitarra) con le voci di Noa Flandina, Noa Blasini, Alessandra Ponente, Bruno Carlo Di Vita e le coreografie di Piero Tutone e Noa Blasini.
Un grande baule fatto di luci e di suoni vuole illustrare ai piccoli spettatori una festa fatta di doni e sapori. A Palermo, città colorata, vive una bimba e la sua mamma amata, che aspetta con grande apprensione, che la notte arrivi a calare.
Il giorno seguente, di tutto si aspetta, tranne che a casa sia pronta una vetta, che lei stessa dovrà scalare senza sapere cosa potrà trovare. "Joca, cannistru e pupa di zuccaru", doni lasciati dai cari defunti, "ca forsi però nun passavanu da li porti", ecco arrivata la festa dei morti.
Canti, racconti e danze faranno da cornice al baule delle meraviglie, dai quali usciranno fuori, aneddoti e storie che spiegheranno ai più piccini, da dove nasce e come è cambiata nel tempo "la festa dei morti".
Nel Teatro Monsù del Planetario di Villa Filippina arriva il primo appuntamento dedicato ai più piccoli e alle famiglie della rassegna "Opra Nova" del Teatro Ditirammu.
Domenica 30 ottobre e mercoledì 2 novembre è il momento dello spettacolo di Arbarìa Nuova Compagnia Folk che porta in scena "Talè chi mi misiru i morti", prodotto dal Ditirammu con la regia e la scrittura scenica di Piero Tutone.
Nel cast Virginia Maiorana (fisarmonica), Gaetano Mirabella (chitarra) con le voci di Noa Flandina, Noa Blasini, Alessandra Ponente, Bruno Carlo Di Vita e le coreografie di Piero Tutone e Noa Blasini.
Un grande baule fatto di luci e di suoni vuole illustrare ai piccoli spettatori una festa fatta di doni e sapori. A Palermo, città colorata, vive una bimba e la sua mamma amata, che aspetta con grande apprensione, che la notte arrivi a calare.
Il giorno seguente, di tutto si aspetta, tranne che a casa sia pronta una vetta, che lei stessa dovrà scalare senza sapere cosa potrà trovare. "Joca, cannistru e pupa di zuccaru", doni lasciati dai cari defunti, "ca forsi però nun passavanu da li porti", ecco arrivata la festa dei morti.
Canti, racconti e danze faranno da cornice al baule delle meraviglie, dai quali usciranno fuori, aneddoti e storie che spiegheranno ai più piccini, da dove nasce e come è cambiata nel tempo "la festa dei morti".
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