"Stagioni di Caccia" di Antonio Miccichè: la mostra inaugura Officine Bellotti a Palermo

Particolare di un'opera di Antonio Miccichè
Con la mostra "Stagioni di Caccia" dell'artista visivo Antonio Miccichè, aprono ufficialmente a Palermo le Officine Bellotti.
Gli storici spazi dell'ex ditta De Magistris-Bellotti diventano un centro polifunzionale di attività e produzione artistica, dopo un lungo restauro conservativo sostenuto dai soci Lucio Garau, Manuela Plaja e Rossella Giordano.
L'inaugurazione dell'evento è in programma giovedì 6 marzo alle 18.00, per una esposizione che resta visitabile fino al 13 aprile in via Antonio Gagini 31 (da lunedì a sabato dalle 10.30 alle 18.30, ingresso 3 euro).
La struttura, distribuita su due livelli e composta da diverse sale per spazi espositivi, coworking, attività teatrali, performance di danza, letture e concerti, sale riunioni e studi attrezzati con strumentazioni di ultima generazione nel settore multimediale, si completa con una caffetteria.
Non è un caso che l'inaugurazione delle Officine Bellotti coincida con l'apertura della mostra di Antonio Miccichè, artista che ritorna a Palermo dopo un lungo periodo di assenza trascorso tra Venezia e Torino.
Nonostante sia difficile definire il percorso artistico di Miccichè, per la molteplicità delle forme espressive adottate negli anni, dalla pittura all'installazione, dalla realizzazione delle scene per il teatro fino alla pratica quasi esclusiva del disegno, il paesaggio continua a costituire il tema centrale anche in quest'ultima raccolta pittorica.
Ai disegni si affianca nelle scaffalature del deposito delle Officine Bellotti l'intervento site specific dell'artista: alcune sculture in argilla di piccole dimensioni.
Il visitatore può osservare le tre serie che costituiscono la mostra distribuite sui diversi piani dell'edificio, secondo un allestimento concepito come unica istallazione.
Gli storici spazi dell'ex ditta De Magistris-Bellotti diventano un centro polifunzionale di attività e produzione artistica, dopo un lungo restauro conservativo sostenuto dai soci Lucio Garau, Manuela Plaja e Rossella Giordano.
L'inaugurazione dell'evento è in programma giovedì 6 marzo alle 18.00, per una esposizione che resta visitabile fino al 13 aprile in via Antonio Gagini 31 (da lunedì a sabato dalle 10.30 alle 18.30, ingresso 3 euro).
La struttura, distribuita su due livelli e composta da diverse sale per spazi espositivi, coworking, attività teatrali, performance di danza, letture e concerti, sale riunioni e studi attrezzati con strumentazioni di ultima generazione nel settore multimediale, si completa con una caffetteria.
Non è un caso che l'inaugurazione delle Officine Bellotti coincida con l'apertura della mostra di Antonio Miccichè, artista che ritorna a Palermo dopo un lungo periodo di assenza trascorso tra Venezia e Torino.
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L'installazione, curata dallo storico dell'arte Sergio Trosi, presenta un corpus di oltre cento opere raggruppate in tre serie: Diario d'inverno, Days Hospital e Stagioni di caccia, che da il nome all'intera esposizione.Nonostante sia difficile definire il percorso artistico di Miccichè, per la molteplicità delle forme espressive adottate negli anni, dalla pittura all'installazione, dalla realizzazione delle scene per il teatro fino alla pratica quasi esclusiva del disegno, il paesaggio continua a costituire il tema centrale anche in quest'ultima raccolta pittorica.
Ai disegni si affianca nelle scaffalature del deposito delle Officine Bellotti l'intervento site specific dell'artista: alcune sculture in argilla di piccole dimensioni.
Il visitatore può osservare le tre serie che costituiscono la mostra distribuite sui diversi piani dell'edificio, secondo un allestimento concepito come unica istallazione.
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