"Teatri di Pietra": la figura del messaggero nello spettacolo di Aurelio Gatti

Con il testo di Maurizio Donadoni e la regia del Maestro Aurelio Gatti, va in scena venerdì 19 agosto lo spettacolo "Anghelos": un appuntamento inserito nell'ambito della rassegna culturale "Teatri di Pietra Sicilia" che quest'anno si dedica alla rilettura in chiave contemporanea dei miti del passato.
Sul palco dell'area archeologica di Eraclea Minoa, Sebastiano Tringali, Carlotta Bruni e Rosa Merlino. Nella tragedia greca, il personaggio del "messaggero" aveva la funzione di narrare i fatti avvenuti fuori della scena, cioè di solito proprio gli avvenimenti più drammatici, che nel teatro greco non erano rappresentati direttamente ma solo raccontati.
La figura del messaggero è intimamente connessa con l’attesa: del personaggio assente, tratteggiato attraverso un graduale precisarsi delle informazioni che lo disegnano, come in Persiani, Agamennone, Trachinie, che può essere un nemico come nelle Supplici, o un salvatore come in Andromaca o Elettra.
Al messaggero spetta il compito di introdurre, narrare, descrivere quanto trascorso eppure atteso come un’ultima ed estrema testimonianza. Ed è legittimato dalla comunità che attende un esito, una notizia, una soluzione, una progressione, una conclusione, un eroe o una schiera.
Sicuramente, sempre a meno, interessa conoscere quanto è avvenuto, come è avvenuto e il testimone - suo malgrado - è ridotto a un "approfondimento" della storia, un’opzione marginale di una vicenda che si preferisce non conoscere e malgrado lo sforzo estremo nel portare a termine il suo compito, il messaggero non ha più alcuno che lo attende.
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