"Fratellino e sorellina": lo spettacolo ispirato alla fiaba dei fratelli Grimm
Lo spettacolo "Fratellino e sorellina", ispirato all’omonima fiaba dei fratelli Grimm, scritto e diretto da Tiziana Lucattini, va in scena domenica 18 dicembre, alle 17, al Teatro Libero, per la drammaturgia di Tiziana Lucattini e Fabio Traversa, con Cora Presezzi e Massimiliano Frascà (produzione Ruotalibera Teatro di Roma).
Un fratello (Massimiliano Frascà) e una sorella (Cora Presezzi), il giorno della recita scolastica. Lo spettacolo sta per cominciare. In un lungo flashback ripercorriamo, filtrati dagli occhi dei due protagonisti, momenti quotidiani che hanno preceduto quell’istante così emozionante: conflitti, frustrazioni, rapporti con i genitori, la maestra, le amicizie. Domande (senza risposte) sulla vita. Una telecamera, ora complice ora “spiona”, accompagna i due ragazzini nel loro intenso e allegro percorso di consapevolezza.
Il legame tra i due fratelli, prezioso quanto contrastato, scandisce i passaggi rituali del crescere, allineandosi ad altri momenti quotidiani come quello della scuola o del confronto con i genitori. In questo contesto, che sembra favorire prevaricazioni ed insicurezze, l’occasione per un costante confronto tra la sorella, dispotica e provocatoria, e il fratello, inconcludente e poco propositivo, rappresenta invece il vero vantaggio competitivo dei due individui.
Un fratello (Massimiliano Frascà) e una sorella (Cora Presezzi), il giorno della recita scolastica. Lo spettacolo sta per cominciare. In un lungo flashback ripercorriamo, filtrati dagli occhi dei due protagonisti, momenti quotidiani che hanno preceduto quell’istante così emozionante: conflitti, frustrazioni, rapporti con i genitori, la maestra, le amicizie. Domande (senza risposte) sulla vita. Una telecamera, ora complice ora “spiona”, accompagna i due ragazzini nel loro intenso e allegro percorso di consapevolezza.
Il legame tra i due fratelli, prezioso quanto contrastato, scandisce i passaggi rituali del crescere, allineandosi ad altri momenti quotidiani come quello della scuola o del confronto con i genitori. In questo contesto, che sembra favorire prevaricazioni ed insicurezze, l’occasione per un costante confronto tra la sorella, dispotica e provocatoria, e il fratello, inconcludente e poco propositivo, rappresenta invece il vero vantaggio competitivo dei due individui.
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