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Solo una sera per "O solitude my sweetest choice", la mini-personale di Francesco Lauretta

Balarm
La redazione
"O solitude my sweetest choice" di Francesco Lauretta, è un progetto sul tema della morte della durata di una sera, ideato per gli spazi della cripta della Chiesa di Santa Maria del Piliere a Palermo, a cura di Cristina Costanzo.

Una metafora dell’isolamento in quanto forma d’identità nonché una riflessione, intima e profonda, intorno alla solitudine come condizione esistenziale.

Il corpo dell’artista, solido e fragile, è parte integrante del progetto espositivo che include tre tele di funerali, il trittico dal titolo "Con fine", e una performance incentrata sul ruolo chiave svolto dalla scultura-testa come luogo isolare di pensiero, che occupa lo spazio della cripta del Piliere.

«Dentro la cripta, sottoterra a Palermo - nota Lauretta - sono isola ma sono anche quello che sta intorno all’isola: Dobbiamo smettere di pensarci come isolati: Siamo immersi nel mondo. La scultura incontra gli altri che fanno brillare il nuovo ambiente, il nuovo mare all’interno del quale si trova l’opera. E l’aria ci relaziona, vivi e morti, corpi e immagine».
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