Settemila metri di scaffalature lignee: un viaggio nella memoria all'Archivio Storico Comunale di Palermo

L'Archivio Storico comunale di Palermo
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Settemila metri di scaffalature lignee cariche di documenti, libri e manoscritti. Racchiudono la memoria della città di Palermo, dalla fine del 1200 alla metà del Novecento. L’Archivio storico comunale è un pozzo inesauribile di fonti preziose: dal Registro di Gabelle regie di epoca angioina al Fondo Ricordi patri, del quale fanno parte“cimeli” risorgimentali come le lettere autografe di Garibaldi, re Umberto I e Crispi. Dal 1866 ha sede nell’ex convento agostiniano di San Nicolò da Tolentino, edificato sul luogo dell’antica sinagoga ebraica.
Splendida opera di geniale ingegneria è l’“Aula Grande” di Giuseppe Damiani Almeyda, il celebre progettista del Politeama. Una scala a chiocciola consente di raggiungere gli originali ballatoi. Quattro argani in legno, provvisti di cestelli,permettono di far viaggiare su e giù carte e volumi per la consultazione.
La visita ha una durata di 30 minuti ed è accessibile ai disabili.
Ti è piaciuto questo articolo?
Seguici anche sui social
Iscriviti alla newsletter
|
COSA C'È DA FARE
-
MOSTRE
"Celebrating Picasso" a Palazzo Reale: la mostra che celebra il genio del maestro
-
MOSTRE
Mondo terrestre, sottomarino e popolazioni: "Cristina Mittermeier" alla Gam di Palermo
-
BAMBINI E RAGAZZI
La vacanza più bella al Parco Avventura Madonie: come iscriversi ai Campi Estivi