Scenografia barocca nel cuore medievale di Caltanissetta: visita alla Chiesa di San Domenico

Chiesa di San Domenico di Caltanissetta
Anche quest'anno Caltanissetta aderisce alla manifestazione "Le Vie dei Tesori", aprendo le porte al suo cuore più autentico, sempre con il valido aiuto del Comune e in collaborazione con le istituzioni del territorio.
Ogni venerdì, sabato e domenica, dal 14 al 30 settembre, saranno 15 i luoghi da visitare, tra cripte, chieste, fortini, castelli, siti archeologici e palazzi nobiliari.
Fondata nella seconda metà del XV secolo, la Chiesa di San Domenico già nel 1480 fu scelta dal conte Antonio Moncada come mausoleo di famiglia. Subì diversi lavori di ricostruzione fino all’edificazione della caratteristica facciata alla fine del XVIII secolo. La chiesa, annessa al Convento dei Domenicani, è a tre navate.
Le principali opere d’arte sono la pala dell’altare centrale, raffigurante la Madonna del Rosario, dipinta dal pittore manierista toscano Filippo Paladini (1544-1614), e il dipinto raffigurante il medesimo soggetto realizzato dal pittore nisseno Vincenzo Roggeri (1635-1713). Delle sepolture moncadiane non resta più nulla, distrutte negli anni successivi all’Unità d’Italia. Nei primi anni del Seicento venne realizzato il chiostro. Nel 1871 il convento divenne sede del Comando del Distretto militare. Solo di recente il complesso è stato riportato all’aspetto seicentesco.
La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili.
Ogni venerdì, sabato e domenica, dal 14 al 30 settembre, saranno 15 i luoghi da visitare, tra cripte, chieste, fortini, castelli, siti archeologici e palazzi nobiliari.
Fondata nella seconda metà del XV secolo, la Chiesa di San Domenico già nel 1480 fu scelta dal conte Antonio Moncada come mausoleo di famiglia. Subì diversi lavori di ricostruzione fino all’edificazione della caratteristica facciata alla fine del XVIII secolo. La chiesa, annessa al Convento dei Domenicani, è a tre navate.
Le principali opere d’arte sono la pala dell’altare centrale, raffigurante la Madonna del Rosario, dipinta dal pittore manierista toscano Filippo Paladini (1544-1614), e il dipinto raffigurante il medesimo soggetto realizzato dal pittore nisseno Vincenzo Roggeri (1635-1713). Delle sepolture moncadiane non resta più nulla, distrutte negli anni successivi all’Unità d’Italia. Nei primi anni del Seicento venne realizzato il chiostro. Nel 1871 il convento divenne sede del Comando del Distretto militare. Solo di recente il complesso è stato riportato all’aspetto seicentesco.
La visita ha una durata di 40 minuti ed è accessibile ai disabili.
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