Qui scorreva uno dei fiumi di Palermo: le visite nell'ultimo lembo di Conca d'oro
La Fossa della Garofala a Palermo
È un lembo di Conca d’Oro sopravvissuto all’avanzata del cemento.
La Fossa della Garofala, racchiusa fra i palazzi di corso Pisani e la cittadella universitaria, ci invita alla scoperta di un paesaggio dimenticato di Palermo.
È uno dei luoghi inediti inseriti nel programma della nuova edizione del festival "Le Vie dei Tesori", da visitare dal 5 ottobre al 3 novembre (solo sabato e domenica).
La visita, della durata complessiva di 45 minuti, è una sorta di “viaggio nel tempo” che attraversa i quindici ettari dell’area che fu parte dell’elegante parco di Luigi Filippo d’Orléans e si sviluppa lungo l’originario tracciato del fiume Kemonia.
Il nome deriva dal primo proprietario di cui è nota l’identità, Onorio Garofalo, alla fine del 1400. Dopo tre secoli, il terreno fu acquistato dal principe di Aci, che vi realizzò una stazione agricola sperimentale.
COME PARTECIPARE
Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito "Le Vie dei Tesori" o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città.
Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 8 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line.
A chi prenota viene inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà solo se ci sono posti disponibili.
I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Nei luoghi disponibili solo ticket da 3 euro.
La Fossa della Garofala, racchiusa fra i palazzi di corso Pisani e la cittadella universitaria, ci invita alla scoperta di un paesaggio dimenticato di Palermo.
È uno dei luoghi inediti inseriti nel programma della nuova edizione del festival "Le Vie dei Tesori", da visitare dal 5 ottobre al 3 novembre (solo sabato e domenica).
La visita, della durata complessiva di 45 minuti, è una sorta di “viaggio nel tempo” che attraversa i quindici ettari dell’area che fu parte dell’elegante parco di Luigi Filippo d’Orléans e si sviluppa lungo l’originario tracciato del fiume Kemonia.
Il nome deriva dal primo proprietario di cui è nota l’identità, Onorio Garofalo, alla fine del 1400. Dopo tre secoli, il terreno fu acquistato dal principe di Aci, che vi realizzò una stazione agricola sperimentale.
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Nel 1809 Luigi Filippo d’Orléans – trasferitosi in Sicilia dove visse per alcuni anni a Palazzo d’Orleans e sposò Maria Amalia di Borbone, principessa delle Due Sicilie, figlia del re Ferdinando – allestì un parco fuori le mura, dotato anche di una serra.COME PARTECIPARE
Per partecipare a Le Vie dei Tesori basta acquisire il coupon per l’ingresso con visita guidata sul sito "Le Vie dei Tesori" o negli infopoint allestiti durante il Festival in ogni città.
Un coupon da 18 euro è valido per 10 visite, da 10 euro per 4 visite e da 3 euro è valido per un singolo ingresso. Per le passeggiate è previsto un coupon da 8 euro. Per le esperienze, i coupon sono di valore variabile. Consigliata la prenotazione on line.
A chi prenota viene inviata per mail una pagina con un codice QR con giorno/orario di prenotazione da mostrare all’ingresso dei luoghi sul proprio smartphone o stampata. In alternativa, ci si può presentare all’ingresso dei luoghi mostrando la pagina con il codice QR ricevuta via mail al momento dell’acquisto, ma si entrerà solo se ci sono posti disponibili.
I coupon non sono personali e possono essere utilizzati da più visitatori, anche simultaneamente e in posti diversi, fino a esaurimento del loro valore. Nei luoghi disponibili solo ticket da 3 euro.
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