Preziosi affreschi e una sorgente "miracolosa": visite a Villa Lanterna di Gravina all'Acquasanta

Villa Lanterna Gravina all'Acquasanta a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Affascinati dal golfo di Palermo e dal villaggio di pescatori che sorgeva attorno alla chiesetta nella grotta sul mare, alcune famiglie aristocratiche realizzarono splendide residenze lungo il litorale dell’Acquasanta.
Nel 1774 il monastero di San Martino delle Scale cedette la chiesetta, diventata meta di pellegrinaggio, con i terreni circostanti, al barone Mariano Lanterna, che aggiunse una graziosa Casina di villeggiatura.
Nel 1871 i fratelli sacerdoti Pandolfo, acquistati dagli eredi la chiesa, la sorgente d’acqua ritenuta "miracolosa" e l’area circostante,attivarono uno stabilimento di bagni minerali (leggi di più sulla Lourdes di Sicilia).
Affreschi d’età tardo-settecentesca impreziosiscono il salone principale e la cappella della Villa, il cui altare è rivolto verso il mare. Inglobata nell’area della villa è l’antica grotta, luogo sacro, che, nel 1022, custodiva un celebre affresco della Madonna.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
Affascinati dal golfo di Palermo e dal villaggio di pescatori che sorgeva attorno alla chiesetta nella grotta sul mare, alcune famiglie aristocratiche realizzarono splendide residenze lungo il litorale dell’Acquasanta.
Nel 1774 il monastero di San Martino delle Scale cedette la chiesetta, diventata meta di pellegrinaggio, con i terreni circostanti, al barone Mariano Lanterna, che aggiunse una graziosa Casina di villeggiatura.
Nel 1871 i fratelli sacerdoti Pandolfo, acquistati dagli eredi la chiesa, la sorgente d’acqua ritenuta "miracolosa" e l’area circostante,attivarono uno stabilimento di bagni minerali (leggi di più sulla Lourdes di Sicilia).
Affreschi d’età tardo-settecentesca impreziosiscono il salone principale e la cappella della Villa, il cui altare è rivolto verso il mare. Inglobata nell’area della villa è l’antica grotta, luogo sacro, che, nel 1022, custodiva un celebre affresco della Madonna.
La visita ha una durata di 30 minuti e non è accessibile ai disabili.
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