"Passages": la Sicilia narrata nelle diciotto opere fotografiche di Midge Wattles

"Dammuso" (2018)
Midge Wattles (Stati Uniti, 1990) è una giovane fotografa che da qualche tempo si divide tra New York e Palermo, città che ospita la sua ultima personale dal titolo "Passages" a cura di Agata Polizzi.
Diciotto foto attraverso le quali l'artista offre la sua narrazione del paesaggio siciliano, soffermandosi su dettagli minimi che diventano estremi: dalla Scala dei Turchi a Pantelleria, raccogliendo istantanee come appunti, note a margine, microstorie da cui traspare una delicatezza d’impostazione e di pensiero che è anche lessicale.
Midge Wattles attraverso il suo obiettivo rende estremi i dettagli minimi, esibendo la potenza di una luce che inonda, di una pietra che si fa monumento, di un paesaggio generoso che disperde nel tempo la sua storia circolare.
La sua fotografia mescola la purezza nivale dell’osservatore con il vigore del paesaggio osservato, un paesaggio che esplode e si rinnova ogni volta, uno sguardo che mette in relazione oggetti, superfici, trame, sensazioni ed evidenze offrendone un’interpretazione spirituale.
Le opere, poste in sequenze o in scatti singoli, rappresentano le tappe di un approfondito studio sul territorio che ha lo scopo di provare a cogliere e a immortalare l’anima mitologica di un’ isola fuori dal tempo.
Lo sguardo di Midge Wattles si volge verso orizzonti rarefatti ed è capace di schivare il frastuono della civiltà e del mondo contemporaneo per isolarsi e contemplare lungo il suo viaggio, modificando se necessario punti di vista e distanze.
L’intenzione è quella di provare a cogliere il mito della Sicilia: il tentativo di dare un proprio ordine e colore a qualcosa che appare come infinitamente grande, facendolo senza una misura razionale che non sia quella del desiderio di conoscenza e di sincero interesse per un territorio complesso e stratificato, varcando così il confine tra la visione di ciò che è definito e ciò che è informe, trasparente, abbagliante.
La mostra "Passages" di Midge Wattles è stata prorogata fino al 2 marzo.
Diciotto foto attraverso le quali l'artista offre la sua narrazione del paesaggio siciliano, soffermandosi su dettagli minimi che diventano estremi: dalla Scala dei Turchi a Pantelleria, raccogliendo istantanee come appunti, note a margine, microstorie da cui traspare una delicatezza d’impostazione e di pensiero che è anche lessicale.
Midge Wattles attraverso il suo obiettivo rende estremi i dettagli minimi, esibendo la potenza di una luce che inonda, di una pietra che si fa monumento, di un paesaggio generoso che disperde nel tempo la sua storia circolare.
La sua fotografia mescola la purezza nivale dell’osservatore con il vigore del paesaggio osservato, un paesaggio che esplode e si rinnova ogni volta, uno sguardo che mette in relazione oggetti, superfici, trame, sensazioni ed evidenze offrendone un’interpretazione spirituale.
Le opere, poste in sequenze o in scatti singoli, rappresentano le tappe di un approfondito studio sul territorio che ha lo scopo di provare a cogliere e a immortalare l’anima mitologica di un’ isola fuori dal tempo.
Lo sguardo di Midge Wattles si volge verso orizzonti rarefatti ed è capace di schivare il frastuono della civiltà e del mondo contemporaneo per isolarsi e contemplare lungo il suo viaggio, modificando se necessario punti di vista e distanze.
L’intenzione è quella di provare a cogliere il mito della Sicilia: il tentativo di dare un proprio ordine e colore a qualcosa che appare come infinitamente grande, facendolo senza una misura razionale che non sia quella del desiderio di conoscenza e di sincero interesse per un territorio complesso e stratificato, varcando così il confine tra la visione di ciò che è definito e ciò che è informe, trasparente, abbagliante.
La mostra "Passages" di Midge Wattles è stata prorogata fino al 2 marzo.
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