Palermo in marcia per amore di Santa Rosalia: torna la tradizionale "acchianata" su Monte Pellegrino
Il Santuario di Santa Rosalia su monte Pellegrino a Palermo
Solenni processioni, festosi carri e fuochi d'artificio, sì, ma a Palermo c'è un appuntamento imperdibile per migliaia di cittadini (e non solo) profondamente devoti alla Santuzza: martedì 3 settembre si fa l'acchianata a Santa Rosalia, ovvero la "salita" sul Monte Pellegrino fino al santuario incastonato nella grotta (leggi l'articolo di approfondimento).
Grotta in cui la giovane Rosalia Sinibaldi si rifugiò e visse coltivando il suo amore e la sua fede per Dio fino a diventare, dopo secoli, protagonista di uno tra i culti più forti e sentiti tra quelli dedicati ai Santi cattolici.
Patrona, titolo che le è valso (scalzando in un batter di ciglia le Sante Agata, Ninfa, Oliva e Cristina) grazie al grande miracolo a lei attribuito: credenza popolare vuole che nel 1625 fu proprio la Santuzza a liberare la città di Palermo dalla peste che ne stava rapidamente decimando la popolazione.
È in ricordo di questo miracolo che i devoti ogni anno rinnovano il proprio patto d'amore e di fede con la Patrona, ritrovandosi la sera del 3 settembre alle falde di Monte Pellegrino per percorrere l'antica strada che conduceva al santuario (la cosiddetta "scala vecchia").
Percorso che si compie a piedi e che alcuni fedeli compiono perfino in ginocchio fino alle prime ore del 4 settembre - giorno della solennità - tra preghiere, canti e invocazioni tradizionali e che coinvolge non solo i fedeli ma anche Sua Eccellenza Monsignor Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo, le parrocchie, le associazioni religiose e laicali, l'Azione Cattolica Diocesana, la Pastorale Giovanile e la Caritas Diocesana.
Per maggiori informazioni e dettagli sull'Acchianata è possibile consultare qui il programma completo.
Grotta in cui la giovane Rosalia Sinibaldi si rifugiò e visse coltivando il suo amore e la sua fede per Dio fino a diventare, dopo secoli, protagonista di uno tra i culti più forti e sentiti tra quelli dedicati ai Santi cattolici.
Patrona, titolo che le è valso (scalzando in un batter di ciglia le Sante Agata, Ninfa, Oliva e Cristina) grazie al grande miracolo a lei attribuito: credenza popolare vuole che nel 1625 fu proprio la Santuzza a liberare la città di Palermo dalla peste che ne stava rapidamente decimando la popolazione.
È in ricordo di questo miracolo che i devoti ogni anno rinnovano il proprio patto d'amore e di fede con la Patrona, ritrovandosi la sera del 3 settembre alle falde di Monte Pellegrino per percorrere l'antica strada che conduceva al santuario (la cosiddetta "scala vecchia").
Percorso che si compie a piedi e che alcuni fedeli compiono perfino in ginocchio fino alle prime ore del 4 settembre - giorno della solennità - tra preghiere, canti e invocazioni tradizionali e che coinvolge non solo i fedeli ma anche Sua Eccellenza Monsignor Corrado Lorefice, Arcivescovo Metropolita di Palermo, le parrocchie, le associazioni religiose e laicali, l'Azione Cattolica Diocesana, la Pastorale Giovanile e la Caritas Diocesana.
Per maggiori informazioni e dettagli sull'Acchianata è possibile consultare qui il programma completo.
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