"Rubens e la pittura della controriforma": le opere fiamminghe a Troina
Capolavori che raccontano un pezzo di storia, quadri che parlano di un periodo lungo e travagliato: arriva a Troina la mostra "Rubens e la pittura della Controriforma", visitabile fino a domenica 3 settembre.
Incentrata su Pieter Paul Rubens e sulla pittura italiana ed europea nell'età della Controriforma, la mostra porta per la prima volta in Sicilia due gioielli del celebre pittore fiammingo del Seicento e precursore dell'arte barocca: "Madonna con bambino" e "Lot con la famiglia in fuga da Sodoma".
La mostra è stata ideata con l’obiettivo di fornire un quadro esaustivo e al tempo stesso poliedrico di alcune importanti esperienze artistiche di un periodo fondementale per la storia della Chiesa, dove il dibattito teologico e l'impulso della fede trovano un nuovo spazio espressivo attraverso la rappresentazione pittorica.
Così, l'esposizione è completata da un totale di dieci dipinti a olio su tela, provenienti da gallerie d’arte e collezionisti privati: si va da "Santa Caterina d’Alessandria" di Scipione Pulzone a "Mercurio e il boscaiolo disonesto" di Salvator Rosa.
E ancora, sono ammirabili, fra gli altri. "San Francesco in estasi" di Gerrit Van Honthorst, "San Giovanni Battista" di Luca Giordano e "San Paolo in visita in carcere a Sant’Agata" di Pietro Novelli.
L'esposizione su Rubens e la Controriforma è resa possibile grazie all'impegno del sindaco Fabio Venezia e al supporto scientifico del professor Paolo Giansiracusa, storico dell’arte e ordinario di Storia dell’Arte all’Accademia delle Belle Arti di Catania, e all'ormai consolidato rapporto di collaborazione con Sira Waldner e Claudio Metzger dell’Aion Private Art Service di Ascona.
Incentrata su Pieter Paul Rubens e sulla pittura italiana ed europea nell'età della Controriforma, la mostra porta per la prima volta in Sicilia due gioielli del celebre pittore fiammingo del Seicento e precursore dell'arte barocca: "Madonna con bambino" e "Lot con la famiglia in fuga da Sodoma".
La mostra è stata ideata con l’obiettivo di fornire un quadro esaustivo e al tempo stesso poliedrico di alcune importanti esperienze artistiche di un periodo fondementale per la storia della Chiesa, dove il dibattito teologico e l'impulso della fede trovano un nuovo spazio espressivo attraverso la rappresentazione pittorica.
Così, l'esposizione è completata da un totale di dieci dipinti a olio su tela, provenienti da gallerie d’arte e collezionisti privati: si va da "Santa Caterina d’Alessandria" di Scipione Pulzone a "Mercurio e il boscaiolo disonesto" di Salvator Rosa.
E ancora, sono ammirabili, fra gli altri. "San Francesco in estasi" di Gerrit Van Honthorst, "San Giovanni Battista" di Luca Giordano e "San Paolo in visita in carcere a Sant’Agata" di Pietro Novelli.
L'esposizione su Rubens e la Controriforma è resa possibile grazie all'impegno del sindaco Fabio Venezia e al supporto scientifico del professor Paolo Giansiracusa, storico dell’arte e ordinario di Storia dell’Arte all’Accademia delle Belle Arti di Catania, e all'ormai consolidato rapporto di collaborazione con Sira Waldner e Claudio Metzger dell’Aion Private Art Service di Ascona.
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