"Le città invisibili", luoghi immaginari nella prima mostra personale di Federica Saletta
"Le città invisibili" sono dei luoghi ideali, creati dall'immaginazione attraverso una rielaborazione e reinterpretazione degli spazi vissuti o visti. Fondamentale nella rielaborazione di Federica Saletta è la memoria che dà consapevolezza del passato, guardando al futuro con l’esperienza acquisita, mostrando uno spaccato della quotidianità.
Il titolo della mostra prende spunto dall’opera di Italo Calvino pubblicata nel 1972. Il romanzo fantastico-allegorico viene scritto dall’autore partendo dai ricordi di viaggi, soprattutto dalle annotazioni poetiche e dalle sensazioni del momento che gli venivano trasmesse da un determinato luogo o persona in base ai suoi stati d'animo. Per questo motivo la narrazione descrive città tristi e contente, città dal cielo stellato e piene di spazzatura.
La città è la testimonianza tangibile di un impegno sociale costante, in perenne cambiamento e l'uomo, in qualità di esploratore del mondo, ha ben in mente un modello di città da cui tutte le altre dovrebbero prendere esempio.
In mostra circa 18 opere tra tele e tavole e all’interno della stessa sono presenti quattro opere scultoree di Gabriele Venanzio, nato a Palermo il 20 giugno del 1988. Sin da bambino mostra delle attitudini per il disegno, e grazie allo zio scultore scopre un forte interesse per la materia plastica. Nel 2007 prende la maturità artistica, e nel 2012 sotto la guida del Maestro Salvatore Rizzuti consegue la laurea triennale in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
Il titolo della mostra prende spunto dall’opera di Italo Calvino pubblicata nel 1972. Il romanzo fantastico-allegorico viene scritto dall’autore partendo dai ricordi di viaggi, soprattutto dalle annotazioni poetiche e dalle sensazioni del momento che gli venivano trasmesse da un determinato luogo o persona in base ai suoi stati d'animo. Per questo motivo la narrazione descrive città tristi e contente, città dal cielo stellato e piene di spazzatura.
La città è la testimonianza tangibile di un impegno sociale costante, in perenne cambiamento e l'uomo, in qualità di esploratore del mondo, ha ben in mente un modello di città da cui tutte le altre dovrebbero prendere esempio.
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Federica Saletta nasce a Palermo il 26 gennaio 1989. Sin da bambina mostra una forte attitudine per il disegno e per la pittura e si laurea presso all’Accademia di Belle Arti di Palermo, conseguendo nel 2015 la laurea Magistrale in Pittura con il massimo dei voti e partecipando nel contempo, a diverse mostre collettive in Sicilia, e di recente anche Milano con una bipersonale. Attualmente vive e opera a Palermo e la sua ricerca artistica, dal 2016, punta a soggetti urbani.In mostra circa 18 opere tra tele e tavole e all’interno della stessa sono presenti quattro opere scultoree di Gabriele Venanzio, nato a Palermo il 20 giugno del 1988. Sin da bambino mostra delle attitudini per il disegno, e grazie allo zio scultore scopre un forte interesse per la materia plastica. Nel 2007 prende la maturità artistica, e nel 2012 sotto la guida del Maestro Salvatore Rizzuti consegue la laurea triennale in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo.
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