"La classe morta": l´esposizione dedicata all´artista polacco Tadeusz Kantor

Nell'ambito della quarantesima edizione del "Festival di Morgana" il Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ospita la mostra dedicata all'artista, scenografo e regista polacco Tadeusz Kantor, "La classe morta": realizzata nel 1989 propone i banchi di scuola della classe e undici manichini che raffigurano gli scolari, una sorta di "macchina della memoria", un "bio-oggetto" in cui manichini e banchi costituiscono un unico organismo.
L’installazione, esposta e organizzata dal Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, fa parte di un insieme di opere che l’artista polacco creò riprendendo lo spettacolo "Umarła klasa" (La classe morta), messo in scena per la prima volta nel 1975.
Kantor promuove una rivoluzione permanente in arte, attraverso un radicale rifiuto delle pratiche secolari del teatro e dello schematismo dottrinale per creare opere autentiche, nude, disarmate che indagano i meccanismi della memoria e il rapporto tra memoria e identità, tra realtà e finzione.
Assimila e rielabora la lezione teatrale delle teorie artistiche di matrice simbolista, del Bauhaus e dell’Astrattismo ed esplora, sviluppandole e trasformandole, le suggestioni fornite da Witold Marian Gombrowicz e il suo teatro dell’assurdo, da Bruno Schulz, autore del "Trattato dei manichini" e da Gordon Craig, teorico della supermarionetta.
L'esposizione è inoltre arricchita da dodici fotografie di Jacquie Bablet, anche queste provenienti dalla Cricoteka, e dal film che ripropone la versione integrale dello spettacolo.
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