"Humana – Dea": l'intimità negli scatti di Lo Cascio e Maggì

Fotografare una donna vuol dire entrare nella sua intimità, accarezzarla con attenzione senza violarne la delicata personalità e anche se la mano che scatta può essere maschile o femminile, cambia poco: l’importante è cercare di non renderla mai invisibile.
Curata da Francesca Mezzatesta, la mostra è un viaggio fatto di suggestioni e delicatezza, che raccoglie e mette a confronto le immagini scattate da due giovani fotografi, Giuseppe Lo Cascio e Giulia Maggì.
Un raffronto continuo tra le due poetiche: se Giuseppe Lo Cascio ama le atmosfere cupe e taglienti, che devono moltissimo allo Sturm und Drang e agli ultimi romantici, raccontando short emotivi d’effetto, Giulia Maggì preferisce una narrazione più fluida che deve qualcosa anche alla cronaca e all’impatto sociale.
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