Creazione e fine nel progetto espositivo "Masbedo, Madame Pinin"
Un'immagine del progetto espositivo "Masbedo, Madame Pinin"
Qual è il rapporto dell'artista contemporaneo con l'arte del passato? La storia dell'arte può essere fonte di ispirazione per le nuove generazioni? È questo il ragionamento alla base del progetto espositivo pensato dai Masbedo (Nicolò Massazza, Milano 1973, Iacopo Bedogni, Sarzana 1970) per il Museo Civico di Castelbuono.
La mostra, a cura di Laura Barreca e Paola Nicolin, presenta quattro lavori: "Fragile" (2016), un video mono canale prodotto dai Musei Reali Galleria Sabauda di Torino e qui esposto su monitor; "Handle with care" (2016), pensato originariamente come video installazione a 6 schermi e rielaborato specificatamente per l'istituzione castelbuonese come una complessa installazione fotografica; il video monocanale "Madame Pinin" (2017), inedita produzione dei Masbedo e, infine, "Manifesti di falsi colori" (2017), installazione multimediale, anche quest'ultima realizzata site specific.
Il tema centrale della mostra indaga la relazione tra il mondo dell'immagine e la conservazione, la creazione intesa come pulsione/effervescenza/forma in opposizione al concetto di fine, ineluttabilità del tempo, la necessità di una cura.
L'esposizione contiene, in anteprima assoluta, il video "Madame Pinin" (2017), un ritratto pittorico su dettagli di mani, viso e occhi, della restauratrice Pinin Brambilla Barcilon, la donna che con un delicatissimo intervento ha salvato L’ultima cena, capolavoro di Leonardo Da Vinci, oggetto di una campagna di restauro memorabile durata 22 anni, la più discussa al livello artistico.
La mostra, a cura di Laura Barreca e Paola Nicolin, presenta quattro lavori: "Fragile" (2016), un video mono canale prodotto dai Musei Reali Galleria Sabauda di Torino e qui esposto su monitor; "Handle with care" (2016), pensato originariamente come video installazione a 6 schermi e rielaborato specificatamente per l'istituzione castelbuonese come una complessa installazione fotografica; il video monocanale "Madame Pinin" (2017), inedita produzione dei Masbedo e, infine, "Manifesti di falsi colori" (2017), installazione multimediale, anche quest'ultima realizzata site specific.
Il tema centrale della mostra indaga la relazione tra il mondo dell'immagine e la conservazione, la creazione intesa come pulsione/effervescenza/forma in opposizione al concetto di fine, ineluttabilità del tempo, la necessità di una cura.
L'esposizione contiene, in anteprima assoluta, il video "Madame Pinin" (2017), un ritratto pittorico su dettagli di mani, viso e occhi, della restauratrice Pinin Brambilla Barcilon, la donna che con un delicatissimo intervento ha salvato L’ultima cena, capolavoro di Leonardo Da Vinci, oggetto di una campagna di restauro memorabile durata 22 anni, la più discussa al livello artistico.
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