"Arte in mostra": 30 tele nella bipersonale di Enrico Maria Ferrara e Barbara Terrana
"Il volto", collage di Barbara Terrana
Lo Spazio Cannatella in via Papireto 10 a Palermo ospita "Arte in mostra", una bipersonale che prevede 30 tele circa degli artisti Enrico Maria Ferrara e Barbara Terrana, visitabile tutti i giorni fino al 4 marzo.
Nella recente produzione pittorica di Enrico Ferrara di Gragnano, la tessitura di luce cromatica configura il linguaggio di percezioni visive, che con l'ausilio dei vettori direzionali obliqui, ricompongono e raccontano un collinare luogo fantastico, dove si adagiano le case che si nutrono di cielo.
L'artista a ritroso, sembra ripercorrere il viaggio della propria esistenza e nel recuperare le espressioni simboliche del colore, accentua la sua ricerca formale, capace di donarci le visioni incontaminate, che si contrappongono alla tossicità della civiltà odierna.
L'artista Barbara Terrana, invece, nei suoi collage a cui ha dato il titolo di "Trasmutazioni", tende a recuperare in modo creativo e con l'ausilio del suo apparente e irriverente linguaggio emozionale, le mutevoli turbate espressioni dei volti femminili, coinvolti dalle contorsioni del vivere.
Sembra voglia comunicarci il mosaico della frantumazione delle loro anime e nel loro assorto o stravolto io, che viene configurato in modo anonimo, in quasi tutte le composizioni, con incisiva gelida scelta cromatica, da cui traspare tutta la violenza subita anche a livello psicologico.
In altri collage, con un'architettura sospesa tra cielo e terra, comunica il suo stato d'animo d'attesa, non risolto ma risolvibile con un messaggio di pace espresso in un'altra magica composizione.
Nella recente produzione pittorica di Enrico Ferrara di Gragnano, la tessitura di luce cromatica configura il linguaggio di percezioni visive, che con l'ausilio dei vettori direzionali obliqui, ricompongono e raccontano un collinare luogo fantastico, dove si adagiano le case che si nutrono di cielo.
L'artista a ritroso, sembra ripercorrere il viaggio della propria esistenza e nel recuperare le espressioni simboliche del colore, accentua la sua ricerca formale, capace di donarci le visioni incontaminate, che si contrappongono alla tossicità della civiltà odierna.
L'artista Barbara Terrana, invece, nei suoi collage a cui ha dato il titolo di "Trasmutazioni", tende a recuperare in modo creativo e con l'ausilio del suo apparente e irriverente linguaggio emozionale, le mutevoli turbate espressioni dei volti femminili, coinvolti dalle contorsioni del vivere.
Sembra voglia comunicarci il mosaico della frantumazione delle loro anime e nel loro assorto o stravolto io, che viene configurato in modo anonimo, in quasi tutte le composizioni, con incisiva gelida scelta cromatica, da cui traspare tutta la violenza subita anche a livello psicologico.
In altri collage, con un'architettura sospesa tra cielo e terra, comunica il suo stato d'animo d'attesa, non risolto ma risolvibile con un messaggio di pace espresso in un'altra magica composizione.
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