"Appunti sulla libertà": quaranta dipinti su carta nella personale di Gianni Maria Tessari
Una quarantina di dipinti su carta nella mostra personale di Gianni Maria Tessari, esposta presso la Galleria 71 fino al 28 ottobre, per ribadire il concetto di libertà. Libertà è un modo di pensare, un cardine del nostro lessico linguistico, segna ogni nostro modo di considerare il mondo che ci circonda, scevri da vincoli delle egemonie sociali, economiche e politiche.
«Libertà è la parola chiave per comprendere le ultime opere di Gianni Maria Tessari - Scrive Vinny Scorsone nel suo testo di presentazione della mostra - Esse si piegano alle parole, le analizzano cercando di carpirne il segreto. L'artista gioca con le lettere e i significati riproponendo, per immagini, l’essenza stessa del lemma e del suo contesto».
«Opere singlottiche, si potrebbero definire le sue - continua Scorsone - retaggio di incontri ed esperienze passate. Rossana Apicella ed Ignazio Apolloni ritornano ancora una volta nel suo lavoro e lo fanno guidandone i pensieri. Nei suoi disegni, parole ed immagini si intersecano e le parole volano libere su sfondi terrosi o colorati».
«Le lettere si sfaldano e le parole si smembrano, ma rimangono inalterate nella consecuzione temporale e nel senso. Racconti e poesie vivono in un unico anelito di libertà e il poeta-pittore viaggia tra frasi d’altri e proprie: frasi scritte e frasi cromatiche, spartiti musicali con un ritmo alternato. Una mostra personale quindi fatta da una pluralità di sguardi su un'unica domanda: cos’è la libertà? Realtà o mera finzione? (…)».
«Libertà è la parola chiave per comprendere le ultime opere di Gianni Maria Tessari - Scrive Vinny Scorsone nel suo testo di presentazione della mostra - Esse si piegano alle parole, le analizzano cercando di carpirne il segreto. L'artista gioca con le lettere e i significati riproponendo, per immagini, l’essenza stessa del lemma e del suo contesto».
«Opere singlottiche, si potrebbero definire le sue - continua Scorsone - retaggio di incontri ed esperienze passate. Rossana Apicella ed Ignazio Apolloni ritornano ancora una volta nel suo lavoro e lo fanno guidandone i pensieri. Nei suoi disegni, parole ed immagini si intersecano e le parole volano libere su sfondi terrosi o colorati».
«Le lettere si sfaldano e le parole si smembrano, ma rimangono inalterate nella consecuzione temporale e nel senso. Racconti e poesie vivono in un unico anelito di libertà e il poeta-pittore viaggia tra frasi d’altri e proprie: frasi scritte e frasi cromatiche, spartiti musicali con un ritmo alternato. Una mostra personale quindi fatta da una pluralità di sguardi su un'unica domanda: cos’è la libertà? Realtà o mera finzione? (…)».
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