Tocca le foto e aziona il suono: "SubStantia", il progetto di Averna e Tudisca

Foto di Emanuele Averna
La mostra fotografica denuncia una realtà ormai surrogata priva di verità. In una epoca in cui si è sempre più invasi da immagini pubblicitarie di donne finte più vicine ad un manichino che ad una persona in carne ed ossa, si perde quell'aspetto di normalità e di intelletto dal quale la stessa donna si è dovuta sempre difendere.
Proprio per tale motivazione il corpus della mostra, composto da otto scatti, propone una ricerca fotografica in bianco nero, che ritrae parti di un manichino, per avvicinarsi e allo stesso tempo allontanarsi, dagli stereotipi attuali proposti dal marketing.
Gli scatti fotografici di Emanuele Averna sono arricchiti da un supporto audio, composto da Alberto Tudisca, che rende l’osservatore di "SubStantia" partecipe e artefice dell’opera stessa. Nel dettaglio, è previsto una background music di sottofondo al quale si addizionano vari suoni, azionati dal pubblico stesso attraverso il tocco delle fotografie.
«Sarà una experience - commenta il curatore e critico Giuseppe Carli - che porterà all'attenzione del pubblico il ruolo della donna nella vita di ogni giorno, ognuna con le proprie caratteristiche e peculiarità, pregi e difetti, spazzando via l'immagine, frutto di scelte di marketing e archetipi pubblicitari che costruisce streghe o madonne a seconda della tipologia di prodotto da pubblicizzare [...]».
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